Pubblicato il 05/06/2012 17:27:50
Brucia lo sposo del Vortice, gli si dilatano le narici. Il carbone arde,possiede uncini,membra,in te,vortice, dipanati e spesi nell'occulto travaglio del sangue materia ed essenza del mondo, assapora i versi aspri del mare; dei capelli il morbido arpeggio ne addolcisce la lotta di gorgo e potenza, inerpicata carezza del vento, il capo disvela nell'abisso di luce, lo Sposo,febbrile ascesa, il suo gemito risponde al richiamo, fulmina il ruminante al cieco deliquio, ma la luce è la sferza sul fianco obliquo, sul suo ricamo di sangue.
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