Pubblicato il 12/05/2012 17:28:18
Mi ami amore? mi chiede si amore, ti amo perché? perché cosa? perché mi ami, stupido! - pizzicotto sul braccio - bah, non saprei come non saprei! - altro pizzicotto - beh, ti amo e basta! mah, dice lei languida, se mi ami ci sarà un motivo, almeno credo - un piccolo puffo sulla guancia - beh, veramente ti amo perché quando non ci sei mi manchi oh, veramente!? non l’avrei mai pensato - un bacio sulla guancia - come non l’avresti mai pensato?! chiedo beh, sai, da tanto che viviamo insieme che avrei giurato che lo stare insieme era un’abitudine e, si sa, con l’abitudine non ci si accorge delle persone e cose che ci circondano vuoi dire che dovrei vederti come un sopra mobile? - un leggero diretto sul fianco , quasi una carezza - hai, fingo di lamentarmi ma va stupido, voglio dire che col tempo si diventa abitudinari e, sai, ci si rammollisce un po’. ah! è questo che pensi, che mi sia rammollito nooooooooooo, è quasi un ringhio seguito da un morsetto al naso ma l’hai detto tu che mi sono rammollito, dico lamentandomi questa volta il colpo arriva al basso ventre e abbastanza forte cosa fai, sei impazzita? dico gentile la devi smettere di prendermi in giro, risponde sorridendo e chi ti prende in giro? dimmelo che lo aggiusto io vedi? l’hai fatto ancora cos’ho fatto ancora? m’ai preso in giro e continui a farlo a questo punto incomincia a pizzicarmi sulla pancia scatto come una molla per evitarlo, ma lei mi blocca le gambe con le sue non posso più muovermi e, allora, incomincio a ridere per il solletico lei insiste perché sa che mi da un fastidio da matti sia il solletico che ridere mi contorco nel tentativo di limitare il fastidio lei insiste cedo, la imploro di smettere insiste imploro di nuovo e giuro che non la prenderò più in giro sorride trionfante e lascia la presa sei una torturatrice, dico così impari, dice con gentilezza eh, già, dico, altro che gentil sesso perché, hai qualcosa contro il gentil sesso? io! ma figuriamoci, se non ci fosse, bisognerebbe invenarlo ah! l’hai capito finalmente Eh si, però sarebbe opportuno che lo vendessero al supermercato un attimo di esitazione, sguardo finto truce poi piomba su di me come una bomba - pizzicotti e pugnetti un po’ ovunque- spero che si dimentichi della pancia, penso macché, ricomincia con la tortura e va avanti per un bel po’ rido a crepapelle incapace di trattenermi, mi duole perfino lo stomaco ma questa volta non imploro, so che lo fa non per quello che ho detto che sa essere una battuta ma per la promessa non mantenuta di non prenderla più in giro continua riesco a sfuggirle mi rincorre per la stanza mentre io non riesco a controllare la risata poi si calma prendo fiato aspetta la mia completa ripresa vedi, l’hai rifatto ancora bah, che c’è di male? niente come niente, quasi mi fai morire dal ridere e allora, ne vendono tanti al supermercato.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Francesco Verducci, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|