Pubblicato il 23/05/2012 15:26:26
Sacerdotessa di notti affilate, incandescenti candori di piume e arabesco, io temo per te,per quei lampi insoliti di aurore boreali, che vedo addensarsi sempre più in un cielo carico di prodigio ed ignoto, e il moltiplicarsi di una fitta sassaiola che non risparmia quasi più nessuno... come potranno le tue mani,pensieri di glicine, tornare ad impastare il pane, con rude forza di contrizione, esiliate al Varco, se le tue tasche sono forate da sogni troppo pervicaci nel bene...le tue mani, lacere da furiose carezze impazzite di sole, possiedono occhi per ogni filo d'erba, ma sapranno trovare,nel buio della sera, il passaporto smarrito nel prato?
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 7 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giovanni Ivano Sapienza, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|