Pubblicato il 07/05/2012 17:04:55
Lievi le mie mani sulla tua pelle ascoltano, nel buio della notte, la musica dolce che dalle pieghe del silenzio si dipana Ascolto sognando mondi impossibili, da te per me costruiti, nell’armonia d’un pensiero allegro e sereno, profondo e leggero, che mai lascia spazio alla banalità. Ascolto! e mi lascio trascinare. Adagiato accanto al tuo lento respiro che lieve ottenebra la mente mia dilatando il tempo nel sogno che muta l’immobile mio desiderio fluttuando, per nulla m’accorgo del tempo che, dilatato dal sogno, s’annulla nello spazio infinito.
Attendo allora, ed è nell’attesa che avverto la necessità della tua vicinanza, della tua presenza nella mia vita. Del calore che infondi con la tua allegria. Della serenità che mi trasmetti. Del consenso che ad ogni mio pensiero esprimi senza riserve pur mantenendo saldi i tuoi. E la mia mente si fonde con la tua. E i corpi s’incontrano nella nuova luce che s’esprime dal buio della notte che s’annulla. Ed è li, in quel frangente di attimo che si perde il senso dell’essere materiale. E’ li, ove il tempo si fonde nell’eterno divenire, che s’incrociano per sempre le nostre vite. E i mondi sognati svaniscono nella nuova realtà. E le mani a nulla più servono sulla tua pelle, e il silenzio s’apre, che la musica si dipana dalla nostra mente. Nulla più serve a rendere armonico il nostro stare uniti che noi stessi avvinti come l’aria al mondo.
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