Le cose di una vita
Una striscia di case sul mare
un branco di cani
l’inverno dei tossici randagi.
La tenga bene signora è morta
qui mia madre sola di crepacuore.
Fu un rumore in cucina a svegliarla,
i cani che guaivano.
Una delle due consolò l’altra.
Conosce la rotta del vento
la polvere che sfida
le cose di una vita.
*
Quando muore qualcuno
Quando muore qualcuno
c’è sempre tanta strada da fare
un sole pallido sulle lamiere
il traffico assordante che accompagna
i motti di spirito di qualcuno
che conosceva bene la buonanima
Fino a quando la macchina non imbocca
una stradina di campagna
e le ombre dei salici si stagliano
contro una luce cinerina
che tutto attutisce e spande uniforme
*
Tanatoprassi
Mia cognata lavora in polizia.
Di turno la vigilia di Natale,
ha tirato fuori da una vasca,
i liquidi biologici sparsi nell’acqua,
una donna dell’età di sua madre.
Seguendo la prassi, ha contattato la figlia,
che come lei ha due bambine.
Contravvenendo alla prassi,
ha poi lavato la vasca.
*
Body Bags
Mediterraneo
canale putrido
di bare barche.
Trafitta al cuore
l’ultima prefica
la morte muore
sotto la plastica.
*
Stormy Weather
Un temporale si abbatte
mentre sono in bicicletta
vuota la mente
sfiora a filo d’erba
vermi che si torcono
nella terra nuda
maciullati dall’insania
di piste fuori strada
belati di pecore
coprono lo schianto
a casa mia figlia
chiederà una storia
nella penombra
della sua stanza
ogni goccia distilla
l’inverno che cade.
[ Poesie tratte da Reversibilità, di Abele Longo, Edizioni Accademia di Terra d’Otranto – Neobar, Calimera (Lecce), 2012 ]