Pubblicato il 15/02/2012 21:32:29
Come un passero di fuoco Le tue ali lasciavano cadere Una profonda ombra. Ti vidi scurire Come se le ceneri della notte Ti avessero coperto troppo. E la tua ombra melodia di sangue Mi inzuppava le ossa. E i tuoi occhi Specchi d’asfalto Intagliavano statue d’acqua. E le tue mani Colonne d’alga Turbavano i mari. Io Fantasma timoroso Mi occultavo. Temevo di guardare i tuoi occhi Sapevo che erano oracoli. Passarono quattro e una notte. La tua ombra divenne bianca Come la tua lingua. Seppi che te ne saresti andato. Cercai di guardare i tuoi occhi Sequenza interminabile Di volti sconosciuti. Capii dunque Che una notte cade Con il peso di tutti i secoli E che tutti i secoli Pesano all’uomo Come pesa l’ombra al corpo.
(Poesia tradotta da Silvia Favaretto estratta da Lauren Mendinueta, Inventario de ciudad, Golem Editores, Barranquilla, 1999)
vedi sito http://guide.supereva.it/letteratura_sudamericana/interventi/2005/10/227352.shtml
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