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Orrore attentati

di Claudia Sancasciani
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Pubblicato il 13/01/2015 23:41:12

Questi sono giorni bui. Dopo la strage alla redazione di Charlie Hebdo, dopo i morti al negozo Koscher, siamo tutti più fragili. La minaccia del terrorismo islamico è concreta più che mai. La carneficina che si è consumata ha fatto emergere falle nei servizi segreti, ma non deve fermare quello che gli stati possono fare. Bisogna agire, non c'è tempo. Si susseguono notizie di nuovi probabili obiettivi da colpire. Eppure non possiamo privare le persone della libertà di spostarsi, di scrivere, di esprimersi. Non dobbiamo cedere. 

Quale sarà la prossima mossa dell'Europa per far fronte al terrore? Occorre essere uniti, non c'è altra via. Quell'unione che abbiamo visto nella manifestazione di Parigi. Non dev'essere l'occasione di un solo giorno per commemorare le vittime. Deve essere quello che gli stati faranno da ora in avanti: collaborare sul serio, scambiarsi informazioni. 

Una cosa ci insegnano i morti della redazione di Charlie Hebdo: loro non hanno mai fatto un passo indietro. Non hanno rinunciato per un solo momento alla libertà di espressione. Hanno pagato con le loro vite per questo. Ricordiamoci di non abbassare la testa.

E non dimentichiamo che in queste ore l'autoproclamato stato islamico sta facendo migliaia di vittime anche in Nigeria. 

E si serve anche di bambini per uccidere.

 


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