Pubblicato il 13/12/2014 07:55:38
Emozioni sinestetiche alla libreria Odradek sabato 8 novembre Sabato, 8 novembre 2014, presso la prestigiosa libreria Odradek, sita al centro di Roma, serata di grande poesia. E’ stata di scena Fausta Genziana Le Piane con la sua ultima creatura poetica: “Ostaggio della vallata” – Edizioni Tracce – Pescara, 2014. La pubblicazione fa parte della collana “I nuovi ossimori” diretta da Plinio Perilli, apprezzato poeta e critico letterario. In contemporanea è stata inaugurata la mostra di collages “La vita in pieno giorno”, frutto sempre della creatività di Fausta Le Piane. E già, perché la poetessa ama l’arte a tutto campo e ce lo dimostra col suo lavoro da “ladra d’immagini”, come lei stessa ama definirsi. Il pubblico nutrito e qualificato ha mostrato di apprezzare molto entrambe le iniziative: la presentazione del libro, brillantemente effettuata da Plinio Perilli e la mostra di collages che si protrarrà fino a venerdì 14 novembre. La poesia di Fausta Le Piane coinvolge ed ammalia sempre con la sua ricchezza di immagini ed emozioni, come ha osservato il marito Rolando Malagoli in un inconsueto ma intenso intervento. Ma in questa occasione l’emozione complessiva che se ne poteva ricavare è stata favorita dalle sapienti parole di Plinio Perilli, spesso scelte fra i puntuali commenti già fatti per iscritto a tutti i brani poetici inseriti nella raccolta. Bravissimo Perilli! Grande lavoro nel libro e bellissima presentazione. Alcune poesie sono state lette da Iole Chessa Olivares, Silvia Mazza , Nina Maroccolo, altre da Perilli ed alcune dalla stessa Fausta. I brani letti riuscivano a fornire una idea di ognuna delle sei parti in cui è stata suddivisa la raccolta. Ciascuna parte raccoglie composizioni omogenee per tematica o per altre intenzioni poetiche: Dalla luna e gli astri si va verso l’infinito, dal mito alla voglia d’amore, dai temi e i fremiti di una gioventù ansiosa di immolarsi alla vita alla poetica dell’intimismo, dall’innocenza giovanile al pensiero rivolto a persone care cui dedicare versi, dai guizzi appena schizzati di verso giovanile o dai ritmi sensuali di una danza sfrenata al bisogno di ritrovare sé stessa… Fausta! Le emozioni sono state tante e grandi, ma forse hanno toccato l’apice con Hiroshima, sottolineata da un interminabile applauso, dopo un attimo di maturazione del pugno nello stomaco ricevuto sotto forma di poesia. Alcuni brani fra quelli letti erano dedicati a Scilla ed Alberto, figli di Fausta, presenti alla serata e visibilmente orgogliosi. Alcuni interventi del pubblico hanno impreziosito la serata. In particolare da segnalare l’intervento di Francesco Dell’Apa. La serata si è infine allegramente conclusa fra brindisi, Quiche Lorraine, frutto della poesia di Fausta anche in cucina, torte e dolci vari e, per finire, tante foto ricordo. Tommaso Maria Patti
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