Pubblicato il 27/04/2012 19:41:47
C’è del chiarore e della vita ancora in questo cielo stinto nel grigiore del latte munto da una vecchia mula. Il sole ha smesso di picchiare - piuttosto preme e spinge - per penetrare la cortina fatta di intrecci e trame di corna e rostri e zanne di elefanti tutti in fila. Ogni mattina irradia la sua criniera nel fondo opaco della lattiera e attende che sia la luna a bere l’ultimo sorso. Talvolta per errore cade quaggiù una goccia e si confonde col fumo delle nostre ciminiere coi bossoli delle larve tra i passi svelti sull’asfalto e le ombre dei formichieri. E non sarà uno sputo né un falso giuramento a scatenare l’ira del cielo: noi seguitiamo a sorridere ignari alle nuvole - e loro a noi - e a benedire la pioggia che sempre ci sorprende.
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