Pubblicato il 29/12/2008 19:03:12
Nonostante tutto e tutti, sono stati bei giorni questi. Sono stati belli perché c’eri tu, piccolo frutto del ventre della madre e mio, ineffabile gioiello, dono di Dio. Il mio cuore, uso a paura e incertezza, pieno di sgomento soprattutto quando gli altri festeggiano, si è placato, conformandosi al tuo breve, dolce respiro. Al suo ritmo, il mio giorno ha preso altra forma; e quando il tuo alito si faceva più pesante nel dolce sonno dei tuoi pochi mesi, sentivo dentro me una dolce stanchezza, come quand’ero bimbo e il sopore mi chiamava a un riposo sereno, dopo la lunga giornata nel parco. Ed io non avevo altro pensiero che abbandonarmi a delizie e sogni che non sarebbero stati mai. Ma addormentandomi insieme a te riesco ancora, come ieri, a provare un briciolo di quel purissimo torpore, di quella dolcissima attesa di vita futura, che non ho avuto più, che non avrò mai. Ma Natale è passato, e tu torni a trascorrere le giornate coi nonni, mentre io sto ad aspettare, la sera, di rivederti. Il tuo sorriso non è sempre lì a confortarmi; devo, ogni giorno, lottare, devo, ogni ora, guadagnarlo. E sono sicuro che, senza nemmeno saperlo, nel fondo del puro, inconsapevole cuore, la mia stessa pena un pochino la soffri anche tu.
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