Pubblicato il 11/04/2012 17:49:53
Affranto è l’uomo dalla sua sorte, annaspa nell’incertezza esangue del divenire suo chiuse le porte tra bene e male nulla più distingue.
Ancora scorre nelle vene il sangue, le speranze languono, malasorte! nel profondo del cuore vita spegne; l’unico suo pensiero: la morte.
Ormai si sente solo e triste langue più non sperando per se miglior sorte. Il figlio sulla tomba triste piange;
muto ascolta complicate distorte parole, ove il suo cuore s’infrange che verità e giustizia son distorte.
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