AUmberto Saba
La casa
Ti diventa familiare
una casa che ti è
due volte estranea
perché casa tua non è.
Un altro crede possederla
che mensilmente riceve
la testa del tuo stipendio
e alla fine quel risentimento
che prova il conduttore
finisci per non considerarlo
più solo come un dispendio.
Accampati, un po’ nomadi
senti te, i rassegnati famigliari
e l’affetto che non guarda
clausole e contratti cresciuto
è negli anni a dismisura.
Riconosci il dentro e il fuori
vecchi amici, crepe nei muri,
tra gli embrici umili steli di natura.
Anche la paura dopo un po’
è svanita dello sfratto
e da quella ti accorgi ormai
d’esserti lontanato, distratto.
O dimora imprevista
che trovai in un giorno
di sole glorioso, all’ultimo
piano del nostro destino
come scrissi alla gente altrove
in essa ho sentito e sento
anch’esso estraneo per dolore
ma come egli stesso indigente
t’ama fratello trepido l’amore.
(riproposta)
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Pietro Menditto, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.