* Ode a Venere *
(Ranocchio Erotico)
Come il sole è bella
la donna che amo.
La luce calda della sera
adora risplendere sul suo volto
e la brezza marina
ha rubato una carezza
alla luna invidiosa.
~
Dolci parole scritte nel miele…
Ma, anima mia,
come solleverai i sensi tuoi
orfani della candida amante?
~
Ti desidero, Elisa.
Ma dove brilla
l’oro dei tuoi capelli?
Quale scrigno ha
gli occhi tuoi di tormalina?
E quale abisso è geloso
del corallo delle tue labbra?
Dov’è la luna
che cinge di perle
i tuoi seni adorati?
~
Amerò dunque il sole,
che per te arde nel cielo
ed il mare,
che culla le tua membra.
Amerò il vento,
che canta i tuoi pensieri
ed amerò la notte,
che i sogni tuoi
colma di stelle.
Tο της Θήρας πέλαγος, 26 Giugno 2003.
* Desideratoque Acquiescimus Lecto *
(Ranocchio Cupo)
Diva, perché mi trattieni?
Questo tuo figlio vuole morire.
Le tue seducenti carezze,
i tuoi dolci inganni,
ogni giuoco di luce,
la tua danza s’uno spicchio di luna
e questi fiori, ch’appassiranno;
tutto m’è noto e caro.
Però no, Diva;
quanto tu m’offri non vale
quest’immenso e profondissimo dolore.
I miei sensi solo vogliono
bere tutta la passione,
che fingi in abbondanza.
Poi, finalmente, dormire
l’ultimo sonno, senza risveglio.
Ravello, 14 Maggio 2007.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marco Palumbo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.