Pubblicato il 12/03/2012 14:41:03
Ha voce mesta la malinconia nel controluce d’oro dove ogni anelito della sera dispiega le ali in lieve elegia.
Ha voce struggente la nostalgia nel palpito di colore e luce in un autunno indimenticabile per la fiorentina via.
E’ abbraccio di tenerezza il ceruleo incanto del tuo sguardo mentre camminavi a me accanto e d’un amore senza paura s’incendiava il crepuscolo in Piazza della Signoria nel purpureo dardo.
Ed il vento serale accarezza rimpianti e pensieri nel palpito delle onde del lago e li disperde come i nostri passi d’un tempo per lontani, soleggiati sentieri.
Soave e sussurrata nell’azzurra fola la tua mano la mia solitudine accarezza e in un empito il cuore mio da Te vola
nell’infinito mistero dell’amore in cui i ricordi sono la musica e l’eco della tua voce è il bacio della mia tristezza.
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