Il desiderio genera metamorfosi
trasforma spietato uomini e cose.
Adesso sono un cane smagrito
che annusa avido l’aria
come un poeta smarrito
il refolo suo d’infinito.
Che ci faccio in mezzo a queste rose
che la mia zampa non può cogliere
per comporne una assortita collana
alla tua assenza, divertita sovrana?
Quando troveranno la mia carcassa
chi crederà che un tempo
vi batteva un cuore
che suonava la grancassa
di un impossibile amore?
Il tempo come sempre
aggiusterà tutte le cose.
Farà crescere cespugli
di fresche e aulenti rose,
plasmerà alla vanità
un nuovo percussivo cuore,
per l’oscuro naufragio
di un altro dannato,
irrevocabile amore.
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