Con le mie scuse a Sylvia Plath
TENDERE ALL’INFINITO
Io sono verticale
ma preferirei essere orizzontale
(però solo per certi tipi di orizzontalità).
Così sto verticalmente tesa
ma orizzontalmente non starei sempre comoda.
Allora… vorrei essere verticaleggiante e orizzontata:
verticaleggiare al cielo
orizzontarmi in terra e al mare.
Vorrei essere eretta e verticale
come quando si cammina
ma anche distesa e orizzontale
come quando si è stanchi e si riposa
O ambedue le cose contemporaneamente.
Ecco!
Un piano cartesiano!
Voglio essere cartesiana:
verticale e orizzontale
con tutte le mie X e le mie Y
positive e negative
ben ascisse e ben ordinate
tendere a un limite destro
o a quello sinistro
o al limite
allo zero (che mi riesce bene)
oppure tendere all’infinito assoluto
a un amore infinito e assoluto
ché un amore finito mi infonde tanta
ma tanta malinconica tristezza.
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