I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Al bagno Pesce doro
Non ti ho più visto, mare, ma ti ricordo.
Narravo alla mia bambina, mentre setacciava la sabbia fina del Lido, la storia di un pescatore che, dopo lunghi anni trascorsi a navigare di là dall'orizzonte, fece ritorno a casa con un pesce d'oro. E ci fu una grande festa con le bandiere alzate sino a tarda notte. Il pesce venne appeso alla parete più grande della hall dove Angela, la vecchia figlia del pescatore, affittava le cabine e gli ombrelloni.
“E' d'oro per davvero, mamma?” “D'oro, d'oro!” “E dove si pescano i pesci d'oro?” “Di là dall'orizzonte...” “E l'orizzonte è dove finisce il mare?” “No, l'orizzonte è dove il mare si mescola col cielo e i pesci d'oro guizzano al tramonto.” “E' lontano?” “Lontanissimo!” “E noi non ci possiamo andare? “Ci andremo, un giorno.”
E mentre guardavamo il sole addormentarsi lentamente, la mia bambina contava i guizzi dei pesci d'oro all'orizzonte.
Id: 1688 Data: 13/08/2015 14:52:33
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Premio di Poesia La Leonessa città di Brescia
ARTICOLO SULLA MIA FILASTROCCA PREMIATA A BRESCIA. PREMIO ASSOLUTO http://lemienotizie.com/category/eventi-culturali/ agosto 6, 2014 ...
“In attesa di EXPO 2015”: “Cibo per la mente, cibo per la vita”
Una sola lirica è stata selezionata dalla Giuria della quindicesima edizione del Premio di poesia “La Leonessa. Città di Brescia” per la sezione dal tema “In attesa di EXPO 2015”: “Cibo per la mente, cibo per la vita”. Ai Poeti era richiesto di scrivere una poesia a tema aperto, intendendo cibo sia quello che ingeriamo per il sostentamento fisico, sia il cibo che nutre la mentre, la poesia stessa ad esempio.
La scelta è caduta sulla poesia più armoniosa e articolata che ha sottolineato simpaticamente una ricetta, senza perdere il ritmo e la cadenza che la rendono gradevole, in grado di soddisfare il palato anche poetico, se non soltanto quello della tavola.
ROSSA ROSA O TREVIGIANO di Lorena Turri
Se vi capita alla mano
del radicchio trevigiano,
bello, fresco e ben screziato
- rosso e panna colorato –
lo potreste anche donare,
per l’amore dichiarare,
come fosse rossa rosa
al moroso o alla morosa.
Ma se invece un tal languore
non vi piglia proprio al cuore,
ma lo stomaco lì sotto
che reclama crudo o cotto,
lo potreste cucinare
come fiore da mangiare.
E pertanto, ben lavato,
va poi in teglia sistemato,
già da prima in due diviso
col coltello ed un sorriso.
Dopo averlo un po’ salato,
se vi piace, anche pepato
e con l’olio buono unto,
ecco, siamo giunti al punto
di dar fuoco al vostro forno
- a duecento o lì d’intorno -
senza mai dimenticare
con dell’acqua d’irrorare.
Aspettar minuti venti
e impiattar, quindi, contenti
a goduria del palato,
il radicchio ben screziato.
(Se il prezzemolo ti piace
e dell’aglio sei seguace
si può sempre insaporire
ma sol prima d’ingerire.
D’olio un filo ancor ci sta
se la dieta non si fa!)
Id: 1352 Data: 10/08/2014 16:34:04
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Tendere allinfinito
Con le mie scuse a Sylvia Plath TENDERE ALL’INFINITO Io sono verticale ma preferirei essere orizzontale (però solo per certi tipi di orizzontalità). Così sto verticalmente tesa ma orizzontalmente non starei sempre comoda. Allora… vorrei essere verticaleggiante e orizzontata: verticaleggiare al cielo orizzontarmi in terra e al mare.
Vorrei essere eretta e verticale come quando si cammina ma anche distesa e orizzontale come quando si è stanchi e si riposa O ambedue le cose contemporaneamente. Ecco! Un piano cartesiano! Voglio essere cartesiana: verticale e orizzontale con tutte le mie X e le mie Y positive e negative ben ascisse e ben ordinate tendere a un limite destro o a quello sinistro o al limite allo zero (che mi riesce bene)
oppure tendere all’infinito assoluto a un amore infinito e assoluto ché un amore finito mi infonde tanta ma tanta malinconica tristezza.
Id: 1324 Data: 01/06/2014 11:23:40
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Scrivere
Ci sono mille modi per sopperire alla solitudine e alla, spesso, conseguente noia. Uno tra questi è scrivere. Con le parole non si è mai soli. Io scrivo per farmi compagnia.
Id: 1284 Data: 24/03/2014 09:01:40
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Il mio appello di Natale
Chi troppo ha amato e troppo ama è inesorabilmente condannato alla solitudine e all'abbandono. Perché chi ama, dedicandosi alle persone amate con tutto se stesso, annulla la propria vita, la rende al servizio altrui e non sente il sacrificio né il peso fintanto che ha la forza fisica o quella psicologica per continuare a dimostrare, dando, tutto il suo amore. Quando le forze vengono meno, per moti...vi di salute, per forte stress, per situazioni disagevoli, e si volge verso quelle persone amate per chiedere un aiuto, allora trova il vuoto. Questo perché, gli altri, abituati a quell'amore e a quella dedizione lo credono infallibile. Interpretano il cedimento, non come un fatto patologico, ma come una ribellione, una cattiveria nei loro confronti. Non capendo, abbandonano. E non si curano di chi li ha sempre amati e non riconoscono l'amore che è stato loro dato. Non sarà mai Natale per queste persone rimaste sole con se stesse con il paradossale rimorso di avere solo amato. L'amore, il sentimento più divino, si ritorce contro di loro come una condanna e si trasforma in un antro buio di depressione. E' vero che l'amore non pretende nulla in cambio, tantomeno amore. Si ama incondizionatamente e a prescindere. Però è dovere civile e sociale non abbandonare nemmeno un animale, figuriamoci un essere umano.
NON ABBANDONATE LE PERSONE CHE VI AMANO O CHE VI HANNO AMATO. SIATE QUANTOMENO RICONOSCENTI. PORGETE LORO UNA MANO. NON PRETENDETE.
E' il mio appello di Natale.
Cercate di com-prendere le loro sofferenze e aiutatele ad uscirne.
Id: 1223 Data: 24/12/2013 15:52:00
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Maltusiano natalizio
E’ il Natale quella cosa che fa rima con “uguale” e per tutti ha d’esser tale ma però è assai divers.
Id: 1205 Data: 08/12/2013 14:16:40
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Pensavo...
Questo grigiore smorza i bei colori autunnali.
Non mi piace. Vorrei che il sole si facesse coraggio e riprendesse il suo trono. Vorrei rivedere, come nei vecchi autunni d'infanzia, ancora le foglie brillare e danzare allegre, proprio come allora, del loro ritorno alla casa paterna.
Id: 1183 Data: 16/10/2013 09:55:34
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Amorevolezza
Id: 1087 Data: 06/04/2013 18:34:56
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Alberi
Id: 1086 Data: 06/04/2013 18:31:20
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-Anagrammandomi - non potendo commentare-
Lorena Turri Alt! Un errore! erra il turno, erra un litro! In terra urlo: il treno urrà! Orlar unite, il raro nutre!
Id: 1005 Data: 19/01/2013 15:50:00
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Maltusiani pensieri
Maltusiano è quella cosa
che non ho tanto compresa,
ma tentar non porta spesa,
e, magari, riesco ben.
Riuscir bene è quella cosa a cui non son mai riuscita
e pertanto son fallita
nelle cose della vit.
Id: 1003 Data: 19/01/2013 10:40:19
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Della serie: i tempi cambiano...
DELLA SERIE: I TEMPI CAMBIANO! MA COME CAMBIANO? (per rifletterci su) Oggi siamo abituati a usare il verbo scegliere e scegliamo continuamente e di tutto, convinti persino che sia una scelta nostra ciò che in realtà, ma subdolamente, ci viene imposto. Che i tempi sono cambiati me lo fa pensare una vecchia pubblicità del 1933 che recitava così: " Esigete MARSALA FLORIO Ristora, Rinfranca, Rinforza" Altri tempi.Tempi in cui, si ESIGEVA! Oggi si sceglie... non si esige. Solo ad alcuni è dato di esigere... tutti gli altri scelgono ciò che è...ESATTO!!!
Id: 989 Data: 04/01/2013 17:13:00
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Servire, sognare
Sinderella, splendida signorinetta, stava segregata, sempre spolverando, spazzando, sciacquando stoviglie, servendo sgraziate sorellastre sleali, senza sconfortarsi, sognando sposare sovrano. Storia Sinderella, sino sposalizio sognato, sicuramente sanno sia signori sia signore. Soltanto sorge spontaneo scervellarsi su: Se servì servire sognando servirà sognare servendo?
Id: 931 Data: 11/10/2012 13:18:17
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Nel buio
Nel buio fitto fitto anche il buio non ha più concetto
Id: 904 Data: 27/09/2012 14:59:47
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Assillo
Quando ritroverò il mio tempo perduto sarò ancora io o sarò mutato?
Id: 903 Data: 27/09/2012 11:30:49
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Ho trovato il tempo di...
Cari Amici, ricordate quelle belle parole di Madre Teresa? Queste: "Trova il tempo Trova il tempo di pensare Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla Terra È la musica dell'anima. Trova il tempo per giocare Trova il tempo per amare ed essere amato Trova il tempo di dare È il segreto dell'eterna giovinezza È il privilegio dato da Dio La giornata è troppo corta per essere egoisti. Trova il tempo di leggere Trova il tempo di essere amico Trova il tempo di lavorare E' la fonte della saggezza E' la strada della felicità E' il prezzo del successo. Trova il tempo di fare la carità E' la chiave del Paradiso. " (Iscrizione trovata sul muro della Casa dei Bambini di Calcutta.) Bene, le ho analizzate attentamente e ho dedotto che: - ho trovato il tempo per pensare e ho scritto tante, tante poesie e tanti pensieri - ho anche pregato e prego, soprattutto mio padre che da vivo mi dava tanta forza e tanto ottimismo, necessari per affrontare ogni mia avversità - dedico molto tempo a ridere, anche se piango spesso, perché ridere aiuta a sopravvivere e perché, come diceva Oscar Wilde, la vita è una cosa troppo seria per essere presa sul serio - trovo sempre il tempo per giocare. Adoro giocare con le parole, mi piace l’enigmistica e giocare a carte . Ho sempre giocato con mia figlia e ci gioco anche adesso che lei è una giovane donna e io una vecchia madre. Gioco coi suoi peluche e do loro una voce e li rendo vivi, come fossero membri della famiglia, veri - amo e ho amato, molto e continuerò a farlo. Chi mi ama lo sa. Chi non mi ama non ha perso il mio amore ma soltanto il suo. Non ho rimpianti, non ho rimorsi. - Ho dato molto e continuo a dare, fino ad annullare me stessa, le mie aspirazioni e la mia vita. Sono contenta di continuare a farlo e non mi sento una eroina, ma una donna, semplicemente. - So essere una buona amica, e il tempo di esserlo non mi manca. Sono disponibile. - Ho lavorato e lavoro ancora anche se sono disoccupata. Una casalinga non smette mai di lavorare. Ma… non avevo mai trovato il tempo di fare la carità. E così…………………………. …………. mi sono iscritta al corso di soccorritore per fare il volontario della Misericordia e troverò il tempo per aiutare chi soffre, compresi quelli che soffrono come me! Perché quando si soffre si ha sempre bisogno di una mano amorevole e amica!!! Forse non meriterò il Paradiso, ma morirò felice.
Id: 898 Data: 24/09/2012 18:51:20
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Di-vino ottimismo
Or gocciola l'autunno dentro al tino
fra qualche mese brinderemo a vino!
Id: 896 Data: 23/09/2012 11:46:38
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Una domanda
Perchè tanta cattiveria?
Id: 888 Data: 30/08/2012 15:48:21
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Finito carosello
Adesso che nessuno ho da aspettare
corico presto i sogni dentro al letto ripiego la speranza nel cielo di una stanza in un cassetto chiudo ogni diletto e provo corpo e cuore a riposare. E' come ritornare un po' bambina: finito Carosello, la nannina!
Id: 862 Data: 24/07/2012 12:31:22
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Un tasso e una tassa
Cosa fanno un tasso e una tassa prima di fare l'amore?
Chiudono le imposte!
Id: 851 Data: 19/07/2012 13:12:22
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il mio pensare
ragno che tesse la tela
in un luogo senza insetti
Id: 824 Data: 22/06/2012 11:51:15
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Auguri
A tutti i poeti e le poetesse de La Recherche giungano i miei affettuosi auguri per una Pasqua in letizia e poesia.
Lorena
Id: 741 Data: 07/04/2012 09:45:40
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Tifo per Te!
Ricordi, papà, le ultime parole che ci dicemmo l'ultima volta che ci siamo visti, quella prima domenica di settembre del 1999, nove giorni prima che tu mi lasciassi per sempre? Ti avevano rubato l'antenna della radio alla macchina e io, scanzonatamente, ti chiesi: - Non ti avanza mica, per caso, un'antenna, che non mi si sente la radio? - E tu, ridendo rispondesti: - Sì, sì...te fai la furbina... - Sono passati tanti anni da quel giorno e sono successe tante cose, molte bruttissime. Tante ancora insistono o persistono. Ma forse ne sei al corrente. Forse, alcune volte, sei riuscito a intervenire migliorando qualcosa da "là", dove ora sei, dove non so e non saprò mai finchè non ti raggiungerò.
- Papà, lo sai che se non ti avessero rubato l'antenna avresti potuto sentirmi alla radio il mese scorso? Dico sul serio, sai! -
Mi manchi da morire!
E' la tua Festa oggi... e siccome non puoi battermi a Burraco, come tuo solito, gioca con gli Angeli e vinci, come sempre vincevi!
Tifo per Te!
Id: 728 Data: 19/03/2012 17:16:58
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Plagio?
Cari amici,
questa mattina, casualmente, ho scoperto che una frase di una mia poesia viene utilizzata come citazione in diverse occasioni e principalmente su Facebook, ma con una firma che risponde al nome di "STEFY" che, oviamente, non sono io.
La poesia è questa che segue e i versi della chiusa la frase plagiata:
http://www.larecherche.it/testo.asp?Id=2954&Tabella=PoesiaChe devo fare?
Id: 722 Data: 16/03/2012 10:12:39
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Vorrei
Vorrei... pungermi col fuso orario e dormire cent'anni!
Id: 720 Data: 15/03/2012 10:59:05
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lultima degli stonati
Leggo tanti bravi poeti, non dotti, ma colti e sapienti. Parole belle che fanno nido nell'anima che si srotolano fluide sul foglio. Resto ammirata, talvolta davvero incantata. M'inchino! E penso: ma io qui che ci sto a fare? Forse è un bisogno, forse è voglia, comunque, di cantare. Sono l'ultima degli stonati in un coro di voci bianche. Rideranno di me? Fa' niente. I miei limiti li so a mente.
Id: 707 Data: 01/03/2012 13:07:25
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La casalinga Lorena al supermercato
Entro sinuosa come un’Esselunga convinta che Conad sia un barbaro aitante
"La Coop sono io, ma che si crede!" dico a un commesso che neanche mi vede.
Guido il carrello come fosse una Porsche compro le arance, latte e brioches.
Mi guardo a uno specchio, mi aggiusto il capello poi afferro con grinta un petto di pollo.
Passo al reparto surgelati: ma che bellezza, sono già cucinati!
4 salti in padella? Evvai! Stasera a cena almeno si balla!
Vado alla cassa, pago e poi esco ma mentre rimetto il carrello al suo posto muovendo l’anca un poco in tralice mi strizza l’occhio un tale Felice...
Id: 706 Data: 29/02/2012 20:00:06
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confessione di una bambina di due anni
Quelle che seguono sono le precise parole pronunciate da mia figlia all'età di due anni. Forse non è stata la scelta migliore, ma sarà lei a dirlo.
"Sai, mamma quando ero in Cielo prima di nascere guardavo tutte le mamme sulla Terra ti vidi e dissi: - Voglio quella lì! - "
Id: 691 Data: 20/02/2012 15:25:58
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Cavolata
Sulle Cime di Rapa nei pressi di Bruxelles qualche Broccolo dei Broccoletti e un Fiolaro di Creazzo con Verze e Cappucci bianchi e rossi dibattevano in Cinese di variopinti Fiori bianchi, verdi e pure violetti. Un Romano lì presente non ci capì un cavolo!
Id: 670 Data: 03/02/2012 17:17:45
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non-so-ma-so
Pensiero
Io non so scrivere non so poetare non so dipingere non so disegnare non so cantare non so musicare non so scolpire non so incidere non so fotografare non so recitare non so leggere non so neppure nuotare! Io non so. Ma so che il silenzio del corpo equivale al silenzio dell'anima e in quel silenzio io so amare. Chi amo? Non so. Ma Ti penso, nel mio silenzio. Ti penso impensabile e in questo pensiero provo un grande benessere. Quasi una Felicità. Tu, sei la Felicità. Ora so perché è impensabile essere umanamente felici. 5 luglio 2005
Id: 669 Data: 03/02/2012 11:37:39
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Annessi cutanei
- Le unghie ricrescono - mi dico ogni volta che le taglio me lo ripeto sino all'infinito nell'esasperata convinzione che anche le ali (che qualcuno mi ha tagliato) ricresceranno a suo dispetto e non sarà solo un graffietto il volo mio quando l'avrò spiccato.
Id: 659 Data: 20/01/2012 13:20:57
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Rinunce
Rinunci all'amore? Rinuncio E alla libertà? Rinuncio E alla vita? Rinuncio
(A cos'altro rinunci? A la Recherche)
Un caro saluto a tutti
Lorena
Id: 655 Data: 14/01/2012 15:05:52
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vorrei essere bambino
i bambini ridono più volte al giorno piangono anche più volte io mi sveglio al mattino col volto triste con gli occhi asciutti vorrei essere bambino e ridere e piangere durante il giorno a prescindere
Id: 650 Data: 10/01/2012 18:18:43
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Il mio cubo di Rubik
è un cubo di Rubik l’ anima mia che rivolto tra le dita a giorni alterni in cerca di una faccia almeno a tinta unita
Id: 647 Data: 09/01/2012 11:56:15
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Sembra un nonsense
STORIELLA
Un imparavolato farlingotto, simil a guazzalletto o mozzorecchi, mentre ribobolava salamoie e suzzacchere con albagia burbanzosa, da un lattonzolo, con cachinno, fu mandato a sfondar dèstri.
Sembra un nonsense ma non lo è. Le parole che ho usato per questa amena e improvvisata storiella sono tutte italianissime e certificate anche se desuete, ormai. Fanno parte della nostra storia di costume e linguistica.e come tali devono essere salvaguardate... e perchè no, recuperate! Le trovo bellissime! Tratte da "Il libro delle parole snmarrite" di di Sabrina D'Alessandro - Rizzoli - con prefazione di Stefano Bartezzaghi
Scrive l'autrice: " C'è un modo straordinariamente rotondo per definire un uomo di bassa statura e alta considerazione di sé : "salapuzio". "
Chi vi ricorda? ;-))) La memoria, in tal caso non si perde nei tempi...
Id: 643 Data: 07/01/2012 14:55:58
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tutto dipende
se è vero che domani è un giorno nuovo mi siedo qui aspettando un altro sole
non penso che di questo sia migliore ma credo che dipenda dal mio umore!
Id: 633 Data: 03/01/2012 14:35:39
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Il più bel regalo
Cari amici recherchiani, voglio condividere con voi il mio regalo di Natale. Il più bel regalo che mai abbia ricevuto.
Lettera
Alla Mari*
Questo è il mio regalo di Natale per te, vorrei che lo leggessi ogni volta che, come dici tu, "ti senti inutile". Mi piacerebbe ricordarti, in quei momenti, quanto hai fatto e quanto riesci ancora a fare. Non abbatterti, pensa alla tua marcia in più: tu sei diversa da tutte le altre mamme perché non hai semplicemente messo al mondo una figlia, ma ha "ri-messo al mondo una piccola donna", così piccola che voleva sparire, così piccola che non riusciva a sostenere il peso del mondo, così piccola che faceva fatica ad accettare la vita con leggerezza. Parlo al passato anche se poi tanto passato non è, ma sappi che la piccola donna vuole diventare grande e forte per tirare un calcio al mondo e far vedere a tutti quanto vale. E non pensare che questo sia merito di Bologna, di Danilo, del Di Paolo, della Mantua*, delle compagne di Università o di Roma*, il vero aiuto era accanto a me ogni momento del giorno; ogni tanto si è lasciato andare, ogni tanto aveva una forza incredibile, ma in ogni caso era lì, perchè si sa... .. " CHI HA MARI NON TREMA"
note: *Mari sta per mamma Maria (Maria è il mio secondo nome ma solo di Battesimo) *A Bologna l'ho accompagnata per andare a conoscere un suo amico di Facebook *Di Paolo e Mantua sono rispettivamente lo specializzando e la dottoressa di psichiatria che l'assistono nella sua malattia (anoressia nervosa) c/o gli Ospedali Riuniti di Santa Chiara a Pisa *il 27-28/12/11 sarà a Roma con le sue colleghe universitarie per vedere la mostra di un artista anatomopatologo
Regalo
"Il libro delle parole altrimenti smarrite" di Sabrina D'Alessandro con prefazione di Stefano Bartezzaghi - ed. Rizzoli - aprile 2011
Dedica
" Natale 2011
Alla mia mamma, che mi ha insegnato che non c'è gioco più bello di quello delle parole!" Liza
Un regalo un po' erudito ma di certo assai gradito
a chi, con gran rispetto, e con gesto temerario,
tra tanti libri ha prediletto il buon vecchio dizionario!!!
P.S.: perdona lo sfogo poetico, ma se è vero che la tacca "ri-va" al legno..."
Cari amici, l'emozione non ha voce, canta Celentano... ma ha una tastiera, scrivo io!
Buona fine e buon principio!
Id: 609 Data: 26/12/2011 14:42:44
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La mia letterina a Babbo Natale
Caro Babbo Natale,
ho un solo desiderio da chiederti, anche se so che non fai miracoli. Vorrei essere sempre - e quando dico sempre dico sempre - e da tutti - nessuno escluso - esser chiamata col mio nome. Mi chiamo L O R E NA e non diversamente (di secondo nome faccio Maria, ma non me lo merito, quindi si può ignorare)! Fa', ti prego, che questo avvenga e se qualcuno si sbaglierà - metti tu una parola con Giove - che un fulmine lo colga!
Grazie.
Buon lavoro e buon...Babbale!
Lorena
Id: 603 Data: 24/12/2011 14:57:25
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clicco due volte
Voglio fermare Babbo Natale clicco due volte ed è già Carnevale
Voglio fermare Pantalone clicco due volte ... clicco due volte ... clicco due volte ...
ma ecco riappare Babbo Natale oh, meno male!
Che brutto sogno un sogno inv(f)ernale clicco due volte e riaggiorno il portale!
Id: 598 Data: 19/12/2011 11:28:44
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A Babbo Roberto Natale
Caro Babbo Roberto Natale, grazie per questo bel dono che mi tiene incollata al pc - tassativamente con la pagina aperta de LaRecherche - e non mi fa fare più niente alimentando i miei sensi di colpa, come si conviene a una casalinga depressa! ;-))) Ma grazie soprattutto perchè questo scrivere a più mani mi fa pensare che un mondo, come io lo sogno, è ancora un mondo possibile. Sul n. 23 di Agosto 2011 della rivista Poeti e Poesia (ed. Pagine - diretta da Elio Pecora), è stata selezionata una mia poesia, già pubblicata in questa rivista online. La poesia in questione è titolata "Uno stormo e un prato" e si può leggere qui:
http://www.larecherche.it/testo.asp?Id=5148&Tabella=PoesiaEcco, ora noi siamo come lo stormo e il prato da me descritto. Siamo "la penna insieme a tante" e "un arabesco di radici". Le nostre "casette" hanno costituito un villaggio dove noi voliamo liberi e sempreverdi.
Ti voglio bene, Babbo Roberto! Grazie.
Loren(n)a
Id: 589 Data: 09/12/2011 21:55:27
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Il bugiardino
lo sa il verniciatore molto bene che se la superficie è difettosa lo strato di vernice non cancella ed anzi, le magagne mette in vista
lo sa il verniciatore molto bene e forse c'è anche scritto sul foglietto del fondotinta che uso ogni mattina.
Id: 586 Data: 07/12/2011 16:18:05
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tuo/mio
è tua la dolcezza che sempre cercai in lunghe notti di pelle smarrita
è tua quella mano che allarga emozioni sino all' acuto del respiro e tuo è lo sguardo che imploro e che voglio in lenzuola dal profumo di spigo
è mio il sogno che lentamente svanisce negli occhi delle mie certezze è mio il pianto che allagando la vita mi deforma gli occhiali e mio è il dolore nelle tue assenze.
Id: 584 Data: 02/12/2011 13:34:01
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Al posto di blocco
Al posto di blocco il carabiniere disse: "Esibisca le catene"
Gli mostrai i miei polsi.
Id: 579 Data: 25/11/2011 11:06:04
*
Può darsi
Tutto può darsi ed anche può dirsi e può darsi che, trovando il coraggio di dirsi tutto - almeno l'indispensabile - e soprattutto che a furia di darsi senza capirsi si finisce col niente da dirsi, sia la cosa più giusta da farsi.
Id: 576 Data: 17/11/2011 12:00:20
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La morte é vicina
La morte non temo, non mi fa paura. La vita che vivo mi rende insicura.
Son troppi i problemi, gli affetti carenti, che inutile vita stringendo anche i denti!
Son stanca davvero, non ne posso più; mi manca il respiro ed anche Gesù!
Se perdo la Fede, la speme e la gioia, è certo che poi m'uccide la noia.
Id: 531 Data: 15/09/2011 18:24:39
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Al Grande Capo (Roberto Maggiani)
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UN PRATO FIORITO DI AUGURI PER TE
BUON COMPLEANNO ROBERTO!
Id: 512 Data: 25/08/2011 02:03:49
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A Giuliano Brenna
Propongo un festeggiamento in allegria con tanto di cappellini, trombette, lingue di menelik, coriandoli e stelle filanti in onore di Giuliano!
B U O N C O M P L E A N N O!
Id: 507 Data: 16/08/2011 00:27:52
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Il segno di un senno
Il mio astolfo amico è partito col suo ippogrifo a pois alla volta della luna. Aspetto il segno di un senno, placando il mio furore con un sedativo ma ho un groppo al cuore. San Giovanni non vuole inganni, così dicono ed io ci credo.
Id: 500 Data: 06/08/2011 12:04:48
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potrò dirmi
e dopo tutto quando mi accorgerò che anche i miei sbagli sono andati a buon fine potrò dirmi soddisfatta dalla vita
Id: 495 Data: 30/07/2011 11:01:09
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PUO’ UN GLICINE?
(ritrovato nel mio cassetto)
Vedi come in questo marasma virtuale siamo tutti unodeitanti utili e mai indispensabili vedi come l’essenza umana talvolta non ha valore. Se per un solo attimo ti allontani nessuna lacrima verrà versata per te nessun ricordo ti recherà fiori. Finché dai ricevi ipocriti consensi quando smetti di dare di ciò che hai dato non c’è memoria. E la parola? Un gelido strumento nelle mani di chi meglio sa usarlo. E i sentimenti? Oltraggiati dall’ignavia. Non c’è ragione di cercarsi nel dilagare del mero individualismo. Non c’è ragione di capirsi e di aiutarsi giacché capire e aiutare qui è materia da illusionisti. Vedi come niente ci lega ci accomuna. Nella parvenza. Forse. Ognuno arrampicato sul suo specchio uccide nel silenzio ogni rampicante. - Senza un corpo solido può un glicine arrotolarsi nell’aria? -
Id: 487 Data: 17/07/2011 11:43:51
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Sul dorso dei libri (Non avevo capito niente)
Non avevo capito niente
Non avevo capito niente: cosa tiene accese le stelle, le luci di settembre, il gioco degli specchi, la misura della menzogna.
La mela che non mangio è così e basta nessuno si salva da solo.
(Angelo custode cercasi...)
Nota: versi e titolo sono titoli di libri
Id: 482 Data: 13/07/2011 18:01:52
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Da capo, donna!
da capo, donna! (con pacca sulla spalla e tentativo di tirare su le mutande)
...e passato il compleanno come fosse capodanno inizio un nuovo anno!
Id: 477 Data: 06/07/2011 22:44:05
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Nonsense di una notte di luglio
Nonsense di una notte di Luglio
Ho mangiato dell'aglio! Sospiro... no, raglio m'hanno messo un bavaglio ma è stato uno sbaglio voglio uscir dal serraglio non son'io il bersaglio Oddio!, mi travaglio... (forse è colpa dell'aglio) in questa notte di luglio ma che brutto garbuglio proprio come un miscuglio o una specie d'intruglio Ora tento il disbroglio (mi torna su l'aglio) scrivendo su un foglio "io sono un germoglio un fiore, un candido giglio"!
Che notte di Luglio! Fu il caldo, fu l'aglio oppure un imbroglio?
Id: 475 Data: 04/07/2011 11:37:13
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Scambio di sensi
la mano è lo sguardo cieco che sconfina
la lingua, il tocco umido che imperla l’orecchio, una bocca sempre aperta l’occhio, il fiuto immediato della realtà il naso è l’auditorio critico dell’essenza (il sesto senso è il sensore dei sensi)
Id: 474 Data: 02/07/2011 15:01:36
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Per me è importante... quasi una filastrocca
Per me è importante il gesto e la parola quelli veri, per non sentirmi sola; l'abbraccio forte che mi accoglie tutta la sussurrata sillaba, mai asciutta. Non il gesto pomposo ed eclatante ma quello largo è per me importante come quando si stende la tovaglia per un bel pasto insieme che ci uguaglia. Non la parola già figlia del vento importante è per me in questo momento ma il suono dolce e il suo significato di una parola che non h
Id: 471 Data: 28/06/2011 16:08:10
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Ammesso che
mi sfianca
il cinismo della realtà mi sfiancano le attese sottomesse al moto perpetuo delle lancette mi sfianca questo vivere nelle pretese che detta l’incertezza e persino amarti mi sfianca amarti e amarsi nel crogiolo del giorno che-ammesso-che perché c’e sempre da ammettere qualcosa come una sorta di paratoia o di paravento necessari (pare) ma senza sapere a chi.
Id: 466 Data: 23/06/2011 09:10:05
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Fila strocca
Fila strocca sulla rocca fila dritta come un fuso bagna il dito prilla il filo come Berta che filava lana, seta ed altre fibre fila fila la filanda profumata di lavanda e chi fila via non sa cosa mai si perderà!
Id: 464 Data: 22/06/2011 15:49:19
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Sul ricordo
Svegliarsi al mattino già stanchi.
Ci sono quei giorni di noia e dolore. Da un quadrello di vetro il quadro del mondo è un paesaggio di sole, di pioggia, di vento o soltanto di neve che scende in silenzio. Poi pian piano il giorno si chiude sul ricordo di un tenero tramonto un bacio un sorriso una lacrima triste un occhio all'infinito (ma se tu all'improvviso tornassi per non partire più o per portarmi via allora riposerei i giorni restanti in un lunga, lunga poesia... )
Id: 453 Data: 10/06/2011 18:13:40
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Così va il mondo...
esempio a caso: un povero cetriolo prende la colpa!
Id: 445 Data: 04/06/2011 09:22:51
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Il cavallo che cavilla
Il cavallo che cavilla cavillava su una spilla vacillava su una spalla spalleggiava una cavalla e avallando le spillava ogni villo dal cervello.
Id: 441 Data: 28/05/2011 09:38:06
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Dicerie
Dice un sardo: sono sordo Dice il tordo: sono tardo Dice il curdo: toh, un cardo! Dice il bardo: son sul bordo Dice il lardo: sono lordo Dice il gatto: sono pardo ma che c’entra non si sa Dice il pardo: “gatto, vien qua!”
Id: 425 Data: 14/05/2011 21:45:02
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Buongiorno a tutti
Buongiorno a tutti... sono stati risolti i problemi che impedivano di commentare le mie poesie?
Id: 424 Data: 14/05/2011 09:53:47
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Origami
A petalo ho piegato il foglio mio, nelle tue mani adesso è questa rosa.
Id: 422 Data: 13/05/2011 12:03:51
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E’ più facile che un cammello...
E' più facile che un cammello, in due non sempre è possibile
Tentammo di passare abbracciati per la cruna di un ago come due cammelli assetati ma rimanemmo impigliati per l’unico nodo ancora non sciolto: la coda (mentre di là, un ricco rideva)
Id: 419 Data: 11/05/2011 16:04:46
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Acrostico
Lontana dal Mondo fu la mia scelta Oltremodo vicina a distanza Reclusa nel vuoto degli eventi Entrando/uscendo ma sempre scalza Non perchè non avessi le scarpe Anzi per non aggiungere baccano al baccano.
Id: 418 Data: 11/05/2011 11:28:36
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Previsioni del tempo
Previste piogge.
Per i poeti pioverà sulle tamerici salmastre. Per le casalinghe sui panni stesi. “O Ermione”, per quest’ultime, sarà un’imprecazione più che un vocativo.
Id: 415 Data: 09/05/2011 11:33:51
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Madri
Creava fiori finti per poche lire serbate in una busta tra la biancheria. Aveva mani stanche a far tardi la notte con i suoi fiori anche nel letto. Era una tazzina di caffè prima di andare a scuola il mio gesto bambino per la mamma-formica che ricambiava nei giorni di festa. Oh, se mi manca il sapore del caffè a letto la domenica! Ma sono mamma-cicala e tra la mia biancheria conservo soltanto buste di lacrime a far tardi la notte assemblando fiori veri senza un letto (con occhi stanchi arrochita e mani doloranti)
Id: 413 Data: 08/05/2011 11:55:53
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Da sola con la Poesia
io e Te noi due sempre da soli a guardarci negli occhi. Non afferro lo sguardo non comprendo se sono io a guardare Te oppure Tu che guardi me. Tu sei Tu
Io non so che cosa. E giochiamo come due innamorati
a dirci ti amo… … io di più
Id: 389 Data: 15/04/2011 12:58:28
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28 marzo 2011 - Beautyfavola -
Tra fiction e reality la vita un alito reale regina della fantasia. - prima puntata - Cenerentola è andata al ballo! La zucca che le serviva soltanto per cucinare risotti si è magicamente trasformata in carrozza conducendola in un famigerato – perché frequentato da poeti e i poeti, si sa, sono strane creature più o meno famose - castello romano dallo stuzzicante nome di “Cheese and Cheers” dove anche i topi ballano non tanto per l’assenza dei gatti quanto per la presenza di invitanti formaggi. E non solo, ma anche di salumi della Foresta Nera, meno terribile della dantesca Selva Oscura, di gnocchi succulenti, di porchette e tortini meno porche e meno torti di certe tortuose porcherie a cui sono inesorabilmente avvezzi i nostri occhi e i nostri orecchi. E calici di vino e di birra bavarese che, come un solerte artigiano del varesotto fa le scarpe a molte altre birre! Era la sera del 28 marzo 2011. Una data storica per la casalinga depressa ormai da lungo tempo rassegnata a vivere chiusa nella sua stanza buia che, con pennarello d’oro indelebile ha cerchiato nel calendario della sua memoria e ha stampato sul cuore. Il principe Roberto, lì per lì, stentò a riconoscerla, forse perché lei, uscita dallo specchio - reclamato peraltro da Biancaneve - e smesse le vesti rese inesorabilmente nere dall’assenza di luce della sua abituale dimora, si presentava coi capelli ricci tanti quanti i suoi capricci, con abiti svolazzanti color noisette (volendo anche noiotto, ma Lancillotto, con la scusa di non trovare parcheggio, si era defilato dal ballo per andare a strafogarsi di abbacchio a scottadito in un ristorante poco più in là) e due fili di perle lunghi quanto i suoi rosari. Riconosciuta che l’ebbe, l’entusiasmo fu palese. Al contrario, lo chef Giuliano non ebbe dubbi e così pure la bruna principessa Maria. Dal canto suo, a Cenerentola, riappropriatasi per l’occasione del proprio nome – Lorena T(urri), deposte le cene costretta a preparare ogni sera – quei volti sembrarono da subito familiari, persino quello di Maria che, pur non avendola mai vista, come gli altri, in foto, aveva più o meno immaginato così. Potenza di una virtualità vissuta con intensa condivisione di emozioni che riesce a realizzare l’immaginato! - continua -
Id: 378 Data: 04/04/2011 14:59:33
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Inizio
(con le mie scuse a Torquato Tasso)
S'insinua tra ogni ramo un'aura mattutina che mormorar fa l'onda e tremolar le fronda.
Il canto di un augello soave e assai ridente rinnova un sentimento riaccende un sogno spento.
E' un'alba che mi appare al suon di primavera che indora la montagna che imperla la campagna:
un fremito di gemme sconquassa il mio arboscello e rorido d'amore adesso s'apre il fiore.
Id: 375 Data: 03/04/2011 11:05:15
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La fame non vien mangiando...
La fame non vien mangiando ma a digiunare (come disse Totò) Ho visto… gatti neri vittime del razzismo canguri fallire a tasche piene vermi single pescatori che non sapevano che pesci prendere spinaci che non erano né carne né pesce sci con attacchi di panico preti guariti negare di essere stati curati dentisti estrarre le radici quadrate caffè corretti per gli errori commessi errori commessi in un grande magazzino binari morti in attesa di sepoltura atleti al ristorante ordinare 2 primi, 3 secondi e 4 decimi un uomo con un occhio pesto e uno ragù un concorso arrestato perché era bandito tende piangere perché erano da sole Ho visto tutto questo e molto altro… Ho anche riso abbastanza.
Adesso pasta!
Id: 372 Data: 01/04/2011 14:20:25
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Tutta colpa del polline
Un’esplosione di boccioli colorati un cinguettio tra nidi nascenti aria pervasa da un aguzzo profumo.
Profumo di primavera.
Profumo che non si sente con queste narici intasate dalle recidive invernali
(mentre ci fanno credere che è tutta colpa del polline)
Id: 362 Data: 21/03/2011 09:24:27
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Pace
Progresso AmoreCiviltàEvoluzione…
Il contrario è guerra!
Rivoglio Gesù Bambino e la Primavera!
Id: 360 Data: 20/03/2011 14:32:13
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Quando langue la lingua
Quando langue la lingua dice il cultor: "dura minga!" e la penna s' allunga fin sulla langa e ancor la prolunga... non fa bunga-bunga ma un giro di biro che aggiusta subito il tiro.
Abbraccia e saluta questa agropennuta e in punta di lingua chiude l'arringa!
;-)
Id: 348 Data: 15/03/2011 15:19:16
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Lieta
Smangiucchio le pellicine intorno alle unghie ogni volta che provo disagio (cosa assai frequente) poi spalmo sulle dita un pensiero ammorbidente e do la mano a tutti come se fosse niente.
Id: 346 Data: 14/03/2011 17:39:22
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Voglia demozioni
... siccome non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade m'istrado in un gomitolo di tuffi.
Id: 340 Data: 10/03/2011 10:27:50
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Dolce con luva passera
(nonsense con strafalcioni)
Ora che siamo alle sogliole della primavera mi troverai già mangiata, breve e succinta. Non ti curare se rido sguainata pensa piuttosto al mio assaggio di danza ho studiato da sola sono un’auto di latta ma ho un dubbio a croce: la forza di gravidanza riuscirà a farmi oltrepassare i ragagnoli di tempo? Il mio patè d’animo è come un pazzo da 200 pezzi e inutilmente affliggo manifesti. Sto come la Torre pedante putrefatta di fronte a certe cose il non super ultrà una trop-modem entrata nei jeans dei primati! Ma ho fatto un proposito: compro una moto che costa una cifra gastronomica faccio venti riflessioni sulle ginocchia mi fumo le droghe di legno del mio letto e coi miei pantaloni a zanna d’elefante mi ritiro in un altro aceto sociale!
Id: 329 Data: 06/03/2011 16:58:16
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Sul dorso delle favole
C'era una volta il Barone Lamberto - extraterrestre alla pari - elfi e draghi, novelle orientali.
L'idea del secolo: favole al telefono!
Nota: Per la stesura ho utilizzato i titoli di sei libri che ho nella mia libreria.
Id: 327 Data: 04/03/2011 17:51:38
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Quel marzolin di Lori
(perla di stoltezza)
Sai che faccio? M'arzo e me bevo un Marzemino! Me vojo 'mbriacà adesso ch'è Marzo, er mese birichino! Dice infatti un saggio in modo assai virile: "Chi beve a Marzo rutta poi in Aprile"!
Id: 325 Data: 01/03/2011 14:44:45
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mah...
Da quando scrivo d'amore ho perso tutte le amicizie!
Id: 323 Data: 27/02/2011 11:09:20
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Dice il saggio...
Meglio una trippa a Trapani che una truppa a Tripoli.
Id: 320 Data: 25/02/2011 10:27:11
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Una poesia di Lorena su Poeti e Poesia
Cari amici, sulla rivista Poeti e Poesia n.21 del dicembre 2010 diretta da Elio Pecora, nella sezione "Mappe e Percorsi", tra le poesie segnalate, a cura di Maria Novella Tarantino, a pagina 90, si può leggere una mia poesia già presente ne LaRecherche:
http://www.larecherche.it/testo.asp?Id=2497&Tabella=PoesiaHo titubato un po' di tempo prima di comunicarvelo, poi ho ritenuto che è bello condividere con gli amici di percorso le gioie e le soddisfazioni, anche le più piccole. Sono contenta e ancor di più perchè non me l'aspettavo.
Ringrazio vivamente la signora Tarantino.
Id: 316 Data: 22/02/2011 10:14:56
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Il mio dirimpettaio
Gianni non è colto, ma è un uomo saggio.
Ogni suo gesto, ogni parola insegna qualcosa. Gianni è un uomo in gamba, con quella sua gamba malandata e il suo incedere strambo. Conosce la miseria e il dolore e con amore accudisce sua moglie che ha il cervello distrutto da un terribile morbo. La magnolia era malata - mi ha detto - e al suo posto pianterà un’aiuola di fiori. Gianni è il mio dirimpettaio.
Io lo osservo come fosse un Angelo venuto dal Cielo per insegnarmi a guardare da una finestra.
Id: 315 Data: 19/02/2011 16:10:41
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La magnolia di Gianni
Gianni ha tagliato la vecchia magnolia
scavato intorno una fossa divelto radici quando tornerà il freddo sarà legna da ardere e un crepitio di ricordi.
Id: 312 Data: 18/02/2011 18:20:08
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Ai poeti de LaRecherche
Buon San Valentino a tutti i poeti da una poetessa un po' strampalata che vi ama!
Lorena
Id: 306 Data: 14/02/2011 10:19:57
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Differenza tra volere e desiderare
Due esempi banali a riguardo:1) Sul tavolo della mia cucina c'è un cestino pieno di frutta. Lo vedo e penso: "Voglio mangiare un frutto". Prendo dal cestino un frutto e lo mangio. 2) Sono in camera a rifare il letto. Mi viene voglia di mangiare un frutto. Penso: "Desidero un frutto". Vado in cucina. Si possono verificare due casi: a) il cestino è pieno di frutta, allora prendo un frutto e lo mangio. Il mio desiderio si è realizzato. b) il cestino è vuoto. Il mio desiderio non si è realizzato. "Voglio fare una domanda" significa avere la volontà di fare una domanda, mica stare a fissare le stelle prima di fare una domanda!
Id: 301 Data: 12/02/2011 16:54:21
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Niente da dire
Non ho niente da dire. Che peccato! Chissà quante cose belle avrei potuto dire...
Id: 295 Data: 08/02/2011 10:58:05
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Cambiamenti
(Chi ha spostato il mio formaggio?) Chi ha spaesato il mio paesaggio? Chi ha spossato il mio coraggio? Chi ha spesato il mio ingaggio? Chi ha sposato il mio sondaggio? Chi ha spelato il mio piumaggio? Chi ha spalato il mio maneggio? Chi ha spiato il mio passaggio? Chi ha spaiato il mio dosaggio? Sarà stato un grande saggio coadiuvato dal suo paggio che un lontan mese di maggio ha spostato il mio formaggio!
Nota: Rif: "Chi ha spostato il mio formaggio?" di Spencer Johnson - Speraling & Kufer Editori - 1999
Id: 287 Data: 04/02/2011 15:39:11
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Forse un addio
Saluto tutti gli amici de La Recherche, compresa la Redazione. Vi auguro un nuovo anno pieno di soddisfazioni. Io non so se sarò ancora con voi. Ringrazio per tutto quello che mi avete dato e abbraccio tutti, ad uno ad uno.
Lorena
Id: 225 Data: 26/12/2010 16:39:06
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e così sia!
Ancora un Natale sempre in controtendenza al risparmio energetico perchè di firmamento privo o di una stella lancetta spegnerà i suoi fasti di luce.
Finita sarà la festa e così sia!
La festa dei rossi fantocci - bianche barbe e sacchi vuoti - pencolanti dai balconi come impiccati o ladri di sogni talora di scrigni.
Dov’è il Bambinello? si è chiesto qualcuno
Nel buio dei derelitti - credo - ma non so dire di un luogo preciso.
Id: 222 Data: 24/12/2010 17:29:18
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Buon Natale »
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Le domande stancano
Piangere e ridere E’ inutile? Mangiare e dormire Per vivere? Amare e odiare Fatale? Andare o restare Dove? Con chi?
Le domande stancano
credere e sperare e un poco sognare su cui riposare
Id: 201 Data: 15/12/2010 10:49:47
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Oro, mirra, incenso
è oro la gioia che ho riposto tra le mani fattesi conchiglia é mirra la preghiera che recito nel silenzio opalino della sera è incenso la speranza che spando nella stanza
Id: 191 Data: 06/12/2010 19:38:07
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Il potere delle cose belle
Quella volta che mi disse: "E' bello parlare con te" e non si fece più sentire. Un dimostrazione che le cose belle hanno anche il potere di ammutolire.
Id: 182 Data: 30/11/2010 11:58:14
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quando si dice il destino!
Si dice che nel nome e cognome che portiamo sia contenuto il nostro destino. Allora provate ad anagrammare questa frase e scoprite che nome viene fuori:
"Con Rubi si sollevi"
;-)))
Ho trovato la frase su "Lessico e nuvole" - rubrica di www.la Repubblica.it
Id: 181 Data: 28/11/2010 19:27:28
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Quello che il Cielo non sa
Il Cielo non sa il male che fa il riverbero dei nuvoloni scuri e rumorosi. Il Cielo non può saperlo se nessuno glielo dice.
Id: 170 Data: 22/11/2010 11:59:26
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Quello che i bambini non dicono
Dalla cameretta giungeva disperato il pianto del bambino. Nessuno seppe mai dell’incombere mostruoso nei suoi sonni della casina delle api.
Id: 169 Data: 22/11/2010 11:22:28
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Crucci economici
Presa d'atto:
- Tremonti deve fare la finanziaria. - Io devo pagare l'acconto delle tasse alla fine del mese. - Tremonti ha bisogno di sette miliardi ma ne ha solo cinque. - A me mancano tre mensilità che un inquilino moroso non mi ha pagato.
Domande:
Come farà Tremonti a fare la finanziaria?
Come farò io a pagare l'acconto di novembre?
Id: 159 Data: 10/11/2010 15:11:45
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il calendario
Non sono io che sfoglio il calendario, è il calendario che sfoglia me.
Id: 155 Data: 08/11/2010 19:04:12
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Litania
Gli occhi azzurri che non ho I capelli lisci che non ho Il nasino all’insù che non ho La taglia quarantadue che non ho La pelle di pesca che non ho Le mani vellutate che non ho La voce suadente che non ho
(e poi ancora)
La scarpina di cristallo che non ho La bacchetta magica che non ho Il castello incantato che non ho Il cesto di mele che non ho Gli stivali fatati che non ho L’isola del tesoro che non ho Il principe azzurro che non ho
è tutto quello che ho.
Se può bastare...
Id: 152 Data: 08/11/2010 12:34:49
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Anacronismo
Vivo sempre anacronisticamente il giorno. Oggi, ad esempio, in cielo non c'è una nuvola.
Id: 149 Data: 05/11/2010 13:29:12
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La pagliuzza e la trave
Improvvisamente una pagliuzza mi entrò nell'occhio
Col tempo inspiegabilmente divenne trave.
Id: 147 Data: 04/11/2010 12:14:29
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Diceva Kafka...
"Io vivo con gli occhi”, diceva Kafka e anch'io vorrei poter guardare, guardare e vedere quel gran teatro che è il mondo. Solo l’arte, che mai si scinde dall’evoluzione della società, è capace di oltrepassare i confini dello spettacolo e diventare, appunto, teatro del mondo. Si ricordi lo sguardo di Cabiria (nel film “Le notti di Cabiria” di Fellini) che, voltatasi verso la macchina da presa, incrocia quello dello spettatore. E’ uno sguardo che reca un messaggio di verità. Ed è quello sguardo che strappa lo spettatore dalla sua poltrona di spettatore per condurlo con sé a vedere il mondo di Cabiria che è parte del mondo.
Id: 146 Data: 01/11/2010 10:37:49
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Fuga d’intelligenza
Mi dissero che ho una intelligenza fuori dal Comune (la maiuscola è per non sapere né leggere né scrivere) Allora corsi a cercarla - la sciagurata – per ricondurla a casa (con le sue compagne)
Non la trovai
Mi resta il dubbio (ma quasi una certezza) che sia espatriata in tutta fretta!
Id: 133 Data: 21/10/2010 12:52:14
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Il carpe-diem non è il mio forte!
Amici cari, il carpe-diem non è proprio il mio forte. A volete si spera in un momento di gloria, che a nulla probabilmente serve, comunque fa piacere e, quando sta per arrivare, per distrazione o noncuranza ce lo lasciamo scappare. Così ho fatto! La scorsa primavera avevo inviato alla redazione del programma radiofonico “L’uomo della notte” di Maurizio Costanzo, alcune mie poesie poiché ogni quindici giorni, durante la trasmissione, vengono lette poesie scelte inviate dagli ascoltatori. Avevo utilizzato, per l’invio, l’unico indirizzo di posta elettronica che possiedo recante il mio nome, perché un nome mi sembrava più credibile di un nickname. Ma è un indirizzo presso il quale mi scrive solo il ragioniere per comunicarmi, due volte l’anno, il conto delle tasse da pagare e pertanto, apro la posta in prossimità di quegli eventi. Lo scorso giugno,con mia sorpresa, trovai anche la mail della redazione del programma suddetto. Con cuor contento iniziai a leggere e cosa scoprii? Che una delle mie poesie sarebbe stata letta trasmissione, previo l’invio per posta ordinaria o fax della liberatoria allegata! Evviva! Ma la mia esultanza si trasformò immediatamente nel suo contrario perché, controllando le date, mi accorsi di essere arrivata troppo tardi, avendo aperto la posta qualche giorno dopo la data stabilita per la lettura. (Lorena, Lorena… sei incorreggibile… )
No, il carpe-diem non fa proprio per me!
Comunque, son contenta ugualmente. Se, per caso, vi interessasse sapere quale poesia era stata scelta, vi rimando alla pagina seguente: http://www.larecherche.it/testo.asp?Id=2040&Tabella=Poesia
Id: 129 Data: 19/10/2010 13:08:31
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Tre desideri tre
Porto sempre con me del sidol e uno straccetto - non si sa mai – che in qualche discarica non trovi una lampada antica da lucida’ così che mentre lucido con forza m’appaia il Genio come per incanto. Avrei giusto tre desideri tre alloggiati – qui - in mezzo al petto una casa un po’ di tranquillità e un lavoro certo - insomma – tutto quanto serve per poter campa’. Tant’è che un giorno - mentre rovistavo - trovai l’oggetto tanto ricercato e con vigore cominciai a sfrega’ - hai visto mai che il sogno si realizzi! – Comparì d’un tratto quell’omone un po’ sfocato (uguale uguale a un cartone animato) : non esitai un secondo e prima che parlasse gli chiesi tutto quello che mi stava a cuore. S’adombrò in viso e scosse un po’ la testa (sembrò volesse fare una premessa) ma non gli detti il tempo di parlare dicendo - rassegnata e con mestizia - “C’è un limite a tutto - anche alla genialità - ho ben capito: nun se po’ fa’!”
Id: 127 Data: 18/10/2010 11:24:16
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Poesia semiseria di un amore semiserio
Seduta al tavolo di un bar davanti a una tazzina di caffè io penso a te e ti mando un messaggio col telefonino:
“ Ti amo e tu, mi ami? Non me l’hai detto mai. Che sbadata! Forse perché io non l’ho mai detto a te. Oh! Nella mia sconfinata sbadataggine sono riuscita a dirtelo. Meriterò un posto nel tuo cuore o in un cioccolatino?”
Bevo un sorso di caffè, scarto il mio cioccolatino ma subito sento un suonino. E’ la tua risposta al messaggino!
“Ritenta, sarai più fortunata!”
- Signorina, per favore, mi porti un altro boero, grazie. –
Id: 121 Data: 14/10/2010 12:09:42
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Guarda chi cè!
toeletta
to(h), Eletta!!!
Id: 120 Data: 14/10/2010 11:27:24
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Nel grigio chiarore
Nel grigio chiarore di questo giorno a noi che grandi non siamo il suono amarello* di una tromba ci tocca l'anima.
Nota: amarello= mia italianizzazione della parola portoghese "amarelo", cioè "giallo"
Id: 112 Data: 11/10/2010 17:04:07
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I due lati
Certe volte mi chiedo se la vita sia il lato oscuro dell’esistenza perché a pensarci bene l‘altro lato deve avere tutta un’altra luminosa consistenza.
Id: 110 Data: 10/10/2010 18:12:41
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Cercando lispirazione
Ogni volta che cerco l'ispirazione trovo il silenzio... bisogna che cominci a cercare il silenzio!
Id: 103 Data: 07/10/2010 12:03:45
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Separati in casa
Destra e sinistra, le due grandi mani della politica, sono riuscite a dividere in due un Paese, un'Italia che è l'unica e vera casa degli italiani. Complimenti davvero! Tolte di torno le mezze stagioni, le vie di mezzo, le mediazioni e la virtù che sta sempre nel mezzo, gli italiani si presentano così: da una parte i belli e dall'altra i brutti, i buoni di qui e i cattivi di qua, intanto che Paperino cerca Quo a “Chi l’ha visto”, i ricchi e i poveri, che già c'erano ma cantavano "Che sarà", il giorno e la notte, così senza la sera non ci immalinconiamo più e, dulcis in fundo, la torta con ciliegina: lo schiavo e il padrone! Fine di una democrazia (?) E così mi prende una certa nostalgia dei bei tempi andati quando il mondo politico era come un firmamento costellato da tante stelline: la DC, il MSI, il PCI, il PSI, il PDUP, il PSDI, e via dicendo, compreso il PRI. Il PRI: PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO! Aveva come simbolo la foglia di edera. Erano i tempi in cui l'edera andava per la maggiore, anche se non proprio grazie a quel partito. Comunque il PRI non perdeva occasione di sfruttare i consensi che riceveva quella semplice fogliolina per farsi propaganda. Il successo di Nilla Pizzi con la canzone che recitava "avvinta come l'edera", scatenò le fantasie degli orafi e nelle vetrine dei gioiellieri luccicavano foglie d'edera di tutte le specie e di tutte le dimensioni. In quel periodo mariti, amanti e innamorati regalavano, come suggello del loro amore eterno, alle loro donne, la spilla a foglia d'edera. Signore e signorine sfoggiavano, appuntate sui baveri delle giacche e dei cappotti o sui colletti delle camicette, il romantico simbolo d'amore come un vessillo. Vessillo che poteva essere scambiato per il simbolo del PRI! Ricordo che fu per questo che mia madre smise di portare l'amata spilla. Un giorno incontrò un tale che si complimentò con lei per il coraggio di esibire l'emblema del suo partito. Mia madre ci rimase così male, che da quel giorno depose nella sua custodia la foglia d'edera e non volle più saperne. Mio padre comprese questa sua scelta. In fondo l'amore si può anche non sbandierare allorché dia adito a fraintendimenti. Quelli sì che erano tempi! C'era posto per tutto e per tutti, anche per l'amore, quello che avvince come l'edera! Ora invece, siamo divisi a metà, siamo coppie di separati. Separati in casa. Senza più amore. Siamo due mani di uno stesso corpo che ora possono solo congiungersi per pregare. Pregare che qualcosa possa davvero cambiare!
Id: 84 Data: 29/09/2010 18:23:00
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Come mi sento
A volte mi sento come una dama di San Vincenzo, altre come una rima, insistente, noiosa e sempre quella!
Id: 82 Data: 26/09/2010 12:10:39
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Roberto Maggiani su Poeti e Poesia
Cari amici, sono a informarvi che sulla rivista "Poeti e Poesia" Ed. Pagine e diretta dal poeta Elio Pecora n. 20 - Agosto 2010 - è presente, tra gli altri, anche il "nostro" Roberto Maggiani con alcune sue poesie tratte da "Insistenze" e "Spazio espanso". Mi permetto di proporvi la lettura di una una di esse che mi è piaciuta particolarmente. Quasi un haiku.
Da "Insistenze" - Marea (3)-
Indugia il cielo nel suo fulgido nitore - silenzi impercettibili dilagano.
Complimenti a Roberto.
Id: 79 Data: 24/09/2010 15:25:00
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A warm woman
Sono l’impasto caldo dei colori d’ottobre Il muschio bagnato del sottobosco L’ultima foglia che al vento resiste Una castagna tremante dentro al suo riccio Il forte amamelide dalla magica bacchetta Il grappolo d’uva che non sai prendere La capra testarda che s’accoppia in autunno Il fungo boleto che ti scoppierà dentro.
(Chissà se una donna d'autunno farà cadere la foglia ad Adamo...)
Id: 78 Data: 23/09/2010 11:14:10
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Tentativo di poesia metasemantica
La lolimia e il frustabo
A una lolimia che smancia e sbecchia la brancia s’accasta semendo un brusto frustabo. Con sbrinca caliva – pastente in sordiva – marza maldenze di merchia sfargianti.
Chi, ande, cardire sequanime e astarto sarvà, se berca un ferente?
Prometto di non riprovarci!!! ;-)))
Id: 75 Data: 21/09/2010 09:33:42
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Una farfalla
Una farfalla ha scelto la mia casa per morire. L'ho seppellita in un vaso di fiori.
Id: 73 Data: 18/09/2010 12:33:59
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Il drittofilo
Che una pezza di stoffa non si straccia la solerte sarta lo sa perciò le cuciture del tuo abito nuovo che girano sui fianchi sono indici evidenti di una mano inetta.
Così in ogni operazione è da seguire sempre il drittofilo perché al fine tutto calzi e stia a pennello!
Id: 67 Data: 15/09/2010 10:55:04
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Gesti quotidiani
Mi alzo al mattino svogliatamente accendo una sigaretta che sa di niente leggo il futuro nei fondi del caffè senza sapere come e perché.
Poi vado in bagno e mi guardo allo specchio e vedo un volto che pare più vecchio; non mi spavento, già lo sapevo. Prendo un foglio e sul water mi siedo.
Mannaggia la penna… è di là sul divano! E resto lì, col mio foglio in mano. Penso qualcosa mentre faccio un bidè, lo scriverò dopo, se tempo ce n’è.
Raccolgo i miei stracci e torno di là. Accidenti è già tardi… che ora sarà? La solita ora di ogni mattino quando la mamma sveglia il bambino.
La merenda, lo zaino e la colazione... manca qualcosa?
Sì, la giu-sti-fi-ca-zio-ne!
Id: 65 Data: 13/09/2010 09:49:44
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La poesia è corta per definizione
Durante una intervista, il premio nobel Eugenio Montale affermò:
"La poesia è corta per definizione...la poesia lirica è verticale e anche breve perchè un'emozione che dura tre quarti d'ora non è più un'emozione, è uno spavento per chi legge e anche per chi crea..."
Rif.:http://www.youtube.com/watch?v=1jHQnSXBV9U
Id: 64 Data: 12/09/2010 10:14:30
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Se...
Se percorrendo col pensiero le stanze alacri della tua casa ti avessi trovato intento - chino sul tavolo dei ricordi - a leggere tra gli eventi di quel mattino sereno tuttavia nel fragore di un tragico settembre avrei posato il mio anemone bianco con foglie incise da sofferte preghiere nel cassetto del tuo cuore aspettando un palpito commosso sulla soglia fredda delle tue labbra tradursi in fil di voce a dirmi:
“Non andartene. Dammi la mano e parliamo”.
Id: 62 Data: 09/09/2010 01:42:04
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Amare un poeta
Per amare un poeta bisogna leggerlo e poi rileggerlo e rileggerlo ancora. E' quello che sto facendo con le mie poesie!
Id: 60 Data: 06/09/2010 12:59:13
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tra gli alberi e le case
Ho i piedi in queste stanze ma la testa è da ogni muro assente a volte viaggia sul tuo treno che velocemente passa tra gli alberi e le case e nel baleno dell'istante - se stai attento - puoi scorgermi mentre resto affacciata alla finestra a pensare ai treni che passano veloci (tra gli alberi e le case) e mai sostano sulle cose.
Id: 58 Data: 03/09/2010 19:42:56
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Un verbo
Dev’esserci in qualche vocabolario (il tuo, il suo o il mio) un verbo da coniugare che ridia una ragione alla foglia secca e rigeneri Lazzaro.
Id: 54 Data: 28/08/2010 17:41:48
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La lista dellISTAT
Premessa: Questo testo di satira economica (detto così sembra chissà cosa, ma in realtà è una scemenza)risale al 15/01/2004. A quel tempo ricevevo per posta gratuitamente (incredibile!!!), ma solo il sabato, il Sole 24ore che mi informava sul panorama economico italiano e non solo. Invero io non ho mai capito nulla di economia! L'ho ritrovato nel mio dimenticatoio dove nulla si dimentica del tutto.
LA LISTA DELL'ISTAT (OVVERO: IL CESTINO SVUOTATO E SUBITO RIEMPITO)
Spesso si sentono notizie che entrano da un orecchio ed escono dall'altro, talvolta, invece, entrando dall'orecchio (destro o sinistro non fa differenza per le mie note difficoltà innate a discernere la destra dalla sinistra, avvalorate dal fatto che quando vado a comprar scarpe, porgendomene, la commessa, una soltanto, la infilo regolarmente al piede sbagliato!) vanno, non si sa per quale strano meccanismo, direttamente in testa innescando un processo che definirei "rimuginamento".
La notizia di oggi che inconsapevolmente ha avviato questo processo è stata quella dell'aggiornamento ISTAT per l'anno in corso del cosiddetto "paniere dell'inflazione" introducendo nuovi prodotti ed eliminandone alcuni ritenuti ormai superati.
Dunque, prima di apprestarci al "picnic" dell'anno, mi son detta:
"Fammi un po' riflettere... sarà o non sarà un "bel paniere" ( anche anatomicamente parlando)?"
Una volta eran le comari con i "bei panieri" sotto le gonne floreali e le grandi sporte a far girare l'economia, ora invece è l'ISTAT che l'economia la gira come vuole!
Veniamo al dunque: ha svuotato il cestino e ha buttato via gli zoccoli (sostantivo maschile plurale).
Vuol dire che anche i cavalli calzeranno le infradito cinesi e le frittate le faremo con gli asparagi.
Una scelta molto attenta dal momento che, da tempo, ci eravamo accorti che gli zoccoli (quelli duri)
trovavano la loro ragion d'essere soltanto nelle menti di nostalgici pensatori.
Certo si prospettano tempi difficili per i produttori di lampadine e affini, ma ne gioiranno le farfalle che, senza luce, riacquistando il senso dell'orientamento, potranno finalmente uscire dai lampadari!
E le zoccole (sostantivo femminile plurale)? Quelle restano, come sempre, in mezzo a una strada!
Ma sarà più difficile sparare e chissà che non si riesca a trovare un po' di Pace...
E se pace non troveremo, nessun problema, perché con l'introduzione "dell'onorario del commercialista" (quello che ha l'anima con la ritenuta d'acconto e il CAP e per questo dobbiamo onorarlo)potremo dormire tra due cuscini, di piume o ad aria, vale a dire leggeri come il nostro portafoglio, dal momento che, in previsione del fatto che resteremo senza un cent, il portamonete è stato tolto. E così saremo tutti belli ripuliti come il water...
Eh sì, perché una delle "new entry" è il detergente per il bagno che costringerà le varie Rosette, Gine e Marise a compiere quei servizi che si sono sempre rifiutate di fare, forse perché i contributi per il cesso non erano compresi nella busta paga.
Spenderemo un po' di più, ma vuoi mettere che profumo!!! Non sarà mica un nuovo trucco della Mamma?
In tempi in cui si cura molto l'estetica (il meglioapparirecheessere... infatti le Madonne non appaiono più a nessuno), l'altra eliminazione non poteva non ricadere sulla storica e stoica canottiera, così avremo operai e contadini (che nei campi coi cavalli ci andranno con le infradito cinesi) con abbronzature più uniformi e una salute di ferro.
Tutta la nostra comprensione va a rematori e gondolieri e, naturalmente, ai fratelli Abbagnale. Che dire loro?
Non tutte le ciambelle riescono col buco! E meno male, che tra buchi nell'acqua e buchi nel latte...
Una ciambella senza buco, con un po' di fantasia, la si può chiamar focaccia, allora mi chiedo: " Il paniere ideale non conteneva forse focaccia, mele e vino?"
No, mi sbaglio, le favole non esistono... ma i miracoli a volte accadono!
Ah!, una cantatina, per concludere, ci voleva proprio.
P.S.: Se non altro i baci, senza più le nocciole, avranno maggior spazio per i pensieri d'amore!
Id: 53 Data: 23/08/2010 09:58:27
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Di quando in quando
Di quando in quando l'amore fa capolino come un grillo solleticato da uno filo di paleo dentro la sua tana.
Id: 52 Data: 21/08/2010 22:00:33
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Scatola cinese
Talvolta la noia
- artefice di uno sbadiglio (presa di fiato di un ispirato respiro che s’allarga in un espiato sospiro) -
s’inventa di tutto per farci divertire.
Id: 51 Data: 21/08/2010 15:13:22
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Quando un pensiero
Quando un pensiero - stanco di volare - si posa a volte si posa sui fili del telefono tra le rondini e i passerotti trasformandosi in un garrulo cinguettio
Id: 46 Data: 12/08/2010 11:54:55
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... e se fosse per sempre?
Mi sa che ho finito di nuovo l'inchiostro... Mio Dio!, e se fosse per sempre, questa volta???
Id: 41 Data: 08/08/2010 13:01:23
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Domande...
Ma chi è il leone? Chi ruggisce o chi gli chiude le fauci?
Id: 39 Data: 06/08/2010 10:29:57
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morte bianca
quando una morte cerea sopraggiunge sollecita (e illecita) vestita di una lunga bianca veste con due spade nelle mani (inettitudine e imprudenza) schiaccia come si schiaccia un verme restituendolo alla Terra - Madre che abbraccia un figlio piangendo pietosamente -
Id: 35 Data: 29/07/2010 11:02:32
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Ogni giorno
Spazzo struscio spolvero lustro gli specchi sprimaccio i cuscini del salotto m'affaccendo e m'affanno ogni giorno perchè il giorno entrando nella mia casa s'accomodi e si senta suo agio.
(a volte mi trucco... per sembrargli più bella)
Id: 33 Data: 27/07/2010 11:00:30
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Perchè le donne?
(riflessione di un uomo sulla felicità)
Non ho più calzini nel cassetto. Il cestello dei panni sporchi trabocca. Non più tracce di rossetto sul colletto delle mie camicie soltanto un riga scura che non so come lavare.
Perchè le donne quando ci lasciano si portano via tutto, anche il sapone?
Id: 24 Data: 19/07/2010 14:00:11
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La colpa è dello sguardo
Una gonna sfiorita ondeggia lenta e d’afa veste ancora un giorno
(Si trasuda inerzia)
Fermo resta l’occhio e muto dentro al suo sguardo colpevole di queste lame di dolore schegge di cristallo nel petto ma non n’è ferito il merlo che zampetta circospetto con un lombrichetto nel becco sull’erba del giardino sfilacciata e gialla.
Id: 17 Data: 13/07/2010 11:16:38
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