Pubblicato il 30/11/2008 20:03:23
La barca veleggia Verso un porto che non c’è Nel chiarore mortuario del tramonto Incontro all’ombra della sera
I pescecani addentano lo scafo Battendo le code come remi Impazziti di fame. “Moriremo Divorati e non avanzerà di noi A biancheggiare sulla sabbia Neppure una lisca dilavata Limata dai marosi!”.
“Sono sicuro che il porto È dietro il promontorio. Il faro è spento, le case dormono Rabbuiate”
Non c’è porto alla fine. Non c’è niente! Tutto è dissipato Forse all’orizzonte Gli avanzi di un naufragio
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