COMUNICATO-STAMPA
Grande affluenza di pubblico alla presentazione del primo romanzo della scrittrice Ninnj Di Stefano Busà. Ieri 16 maggio è stato presentato al Circolo della Stampa di Milano la sua ultima fatica letteraria: SOLTANTO UNA VITA. Un pubblico attento e disponibile a recepire il valore culturale di questa scrittura, oltre che il messaggio che l’autrice intende mandare a chi lo legge.
Ha avuto come relatori due protagonisti della storia letteraria di oggi: Franco Campegiani critico, filosofo, saggista e Ivan Fedeli un altro grande interprete della pagina poetica contemporanea.
Entrambi, in chiave diversificata hanno rilevato i punti salienti del libro, affrontando da diverse angolazioni la potenza espressiva della scrittrice.
Fortemente impregnato di lirismo, il romanzo ha saputo mantenere in asse l’equilibrio perfetto della sua trama, una saga familiare che si snoda tutta all’insegna dei sentimenti ineludibili che oggi sono deteriorati e rarefatti al punto tale da essere quasi assenti. Una società che bandisce i valori familiari, li depaupera e li mortifica da giungere a toccare il declino di essi.
Le mode sono cambiate, la scrittura ha assunto toni sarcastici verso i veri sentimenti, immettendo sul mercato editoriale tanta fuffa, sconcezze, e volgarità, giustificandone l’introduzione come un cambio epocale, una trasformazione della società, che giunge a mascherare se stessa con temi scadenti, di dubbio gusto e di estrema decadenza, perché priva di valori che la nobilitano. L’autrice è andata controcorrente: ha saputo a piedi nudi entrare in un tempio di bellezza, di verità e amore e trascinarsi dietro adepti (pochi ormai) che credono in un rinnovamento, un rinascimento dei valori della famiglia.
L’autorevole prof. Nazario Pardini autore della prefazione è stato più volte ricordato per l’eccezionale introduzione all’opera, che ha saputo in modo eccelso, con grande competenza e compiutezza manovrare la trama del romanzo e felicemente penetrarlo. Un libro come pochi, davvero da leggere e da gustare per le numerose annotazioni, riflessioni, osservazioni che, oltre a farne un romanzo piacevole, riesce a dare con semplicità e dovizia di particolari, molti interessanti spunti, predisponendo a quella ricchezza interiore cui ogni individuo, per sua precipua necessità ambisce, senza deludere la lettura di nessuno, ma anzi introducendo il significato vero, profondo dei moti dell’anima.
Si tratta di una scrittura alla quale non si giunge quasi mai alla prima prova d’esordio, ma dopo lunga, incessante preparazione, un lavoro di esperienza con un labor limae, e molto tirocinio in campo linguistico
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