(…alba d'un solo tenue velo paga
alba che non troverà mai suo giorno
nelle stazioni sue dolce indurita
insegna alle anime nostre la croce
e le delizie della nostra inutile vita…)
Tra le doghe veneziane la luna,
anima delle anime sospesa
sul germoglio della compiuta
dolcezza della sera…
Ad un alito freme e pare
che se un cane abbai all'aria
la slontani, navicella alla balìa
tormentosa di una varia
corrente serpentina.
Quello che sai fu già polvere
che seppellì i geroglifici del Libro
e Lei è una danza, così vicina…
Se tutto tace pare che il suo
fruscio con quello d'ogni fronda
in un solo innominato vento
confonda i superstiti
sogni della guerra.
Ognuno ha il suo posto
sotto la luna che vuol dire
ognuno non è di questa terra…
Così è la notte una sera delusa,
il giorno una disperata notte.
Ma tu, anima delle anime sospesa,
danza tra i raggi dei nostri occhi,
che nessuno dei mostri ti tocchi,
offesa potresti raccogliere il manto
e svanire con gli astri tuoi fedeli,
smarrirci più che il tuo nettare…
Tu, anima delle anime sospese,
amaci e poi odiaci come tuoi figli,
come soltanto sa fare un immortale.
Io nulla conosco che un po’ ti somigli.
Và, poi torna, come ci ha abituati il mare.
(anni '70)
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