Paese d' incanto
Sui gradini ascolto lo stesso silenzio,
quello della casa sprofondata nel sonno,
quello della strada non ancora macinata dal traffico.
Accosto il portone, mi avvio, sento i miei passi
infrangere l'immobilità irreale, il silenzio
del mondo coperto di neve.
Alzo gli occhi e mi fermo a divorare
lo spettacolo in cui sono immersa;
una meraviglia di colori, un quadro reale,
senza cornice, il tempo immobile, senza respiro.
Il blu intenso del cielo
che sta lasciando la notte,
l'oro dei lampioni allampanati,
il candido lucente della neve,
le case impegnate a sostenere i tetti appesantiti,
gli alberi vestiti a festa.
Ogni cosa ha un aspetto diverso,
ogni dimensione è irreale, come se una pagina
de "La piccola fiammiferaia" si fosse ingrandita
e mi avesse spinta per un istante fuori
dalla mia vita.
Vorrei attendere il risveglio dei folletti
e delle fate, ma un autobus azzurro
mi costringe a riprendere il cammino,
l' incanto si dissolve.
La neve riprende a scendere copiosa,
il silenzio è pieno di suoni e rumori,
la casa si sveglia, la fiaba si anima
al di là del tempo....
Rosa Maria (1999)
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