Pubblicato il 04/01/2008
Passeggio vicino a te perché non nascondi la gioia ma anzi la gridi, ai viali silenziosi, alle cime dei cipressi e dei platani vola con gli aironi, dalle teste di statue al centro di isole dalle cui acque eternamente emergono cavalli e cavalieri immobili, sempre nella medesima posa, raggelati alla vista del triste approdo che li attende, la solitudine.
Tu sei esattamente quella luce in cui s’immerge il tramonto colorandosi d’ambra, prepari alla quiete il mio cuore affannato. Sei quel sentiero nel bosco che conduce sereno ad una lieta dimora. Sei la notte che amorevole mi abbraccia e mette i pensieri a riposo. Sei quel fuoco che ristora nel freddo inverno che attende la vita. Sei esattamente tutto il mio sapere, i pensieri che mi accompagnano quando decisa sale l’ispirazione dal fondo del cuore. Sei l’eroe che emerge da quel mondo banale che è stato fatto.
Sei sempre certa gioia, quella carezza che mi aspetto dal mondo che solo tu puoi donarmi.
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