Pubblicato il 21/01/2012 11:50:53
E mentre la notte nell’inverno plumbeo sullo specchio argenteo del lago cade, vola la memoria dispiegando ali di luce alle nostre care, tosche contrade, ai tuoi occhi ridenti, miti e sinceri, alle strade d’oro della fiorentina campagna a ieri.
Ed eccoci ancora lieti ed erranti nell’agreste concerto dei poggi, nel sorriso dei colli chiantigiani a quelle giornate radiose malinconicamente perdute e lontane alla tenera unione, nel roseto palpitante d’emozione, delle nostre mani.
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