Ogni paura è vicina
nei denti, non basta alla notte
si stringe, si cola, s'oscura
di sabbia - pastura - d'incerto
permane una stilla, un piccolo buio
si sposa ai tuoi fianchi
guerreggia, s'incunea.
In pietatis, era vita e nei fischi
fra i denti eran lupi,
rondelle imballaggi, li senti?
ti passano sopra e sono folate.
Ti vanno a sottrarre, a coprire
son cupi, i giorni passati
e tu sei smarrita.
(è quindi penombra
un fior di passione così ultravioletto
quest'alba lontana, città passiflora
non è obbligatorio per sanarti il libeccio)
Lo senti? ti passa attraverso
fessure dagli occhi
da sola, percuoti il segreto,
la fame è rancore di soli incorporei
figure di ombre, figlioli fatati
sei fievole, scarsa, di mala cagione
un bastone da cieca lasciato nel letto
è questo il tempo di chiudere il vento.
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