Pubblicato il 18/01/2012 20:40:49
Riverbera la fiaccola di nostalgia ogni barlume di luce nel solare dardo che cala vermiglio fuggendo all'orizzonte oltre la scogliera.
In ogni fremito del giorno che sfiora il mio respiro in ogni palpito ti sento, mentre il ricordo di perdute sere nel rosso d'autunno l'anima mia ghermisce con crudele artiglio.
Tu che sei voce d'infinito, il sorgere del sole ad libitum e nel giardino d'inverno della mia solitudine sbocci col candido incanto d'un giglio.
Nella tenebra dell'assenza prima che il mare si desti all'alba, nel canto senza tempo nell'elegia infinita d'Amore... ...sei l'immenso.
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