Pubblicato il 18/01/2012 10:33:11
le tue parole mi rendono fragile abbattono difese erette in anni bui sofferenti decadenti, penetrano nel profondo la mia anima come lama incandescente trafisse l'agnello sacrificale; ti osservo ed è già abbastanza ed è già abbastanza potente e liberatoria come una rivoluzione scevra dal versare sangue, sto rallentando sto imparando è snervante sono qui dal principio sarò qui alla fine forse; ho spalancato finestre e porte ho fatto accomodare il giorno la notte l'amicizia il fragore di una risata laggiù oltre la recinzione dove più è necessaria; non ho bisogno che mi rammenti il passato non ho voglia di ardere sul fuoco del futuro ho scelto me per la prima volta ho scelto me per la prima volta il tempo delle colpe e del peccato è sepolto sotto cumuli di macerie mi sento ogni cosa e niente ogni cosa e niente mi sento vuoto e colmo odioso ed amorevole vittima e carnefice l'allodola tra i cespugli e tu sei tutto o quasi sei tutto o quasi oramai..
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