Pubblicato il 09/11/2008 19:37:38
Solo per te sorella varcai quel cancello dal quale la madre uscì, quasi esanime, timida agnella al macello. Solo per te mi gettai con rabbia sulle odiate scale, toro trafitto da innumerevoli colorate banderillas. Colavano anima i miei occhi mentre gli orecchi percossi da lamenti e, poi, da rantoli invocavano pietà da voci straniere. Solo per te sorella abbracciai il sopravvissuto al naufragio orgoglioso e tremante. Nella mia arena pavimenti lucidi un muto, inutile ordine e null'altro se non nebbia. Non tentai la camera da letto. Sarei stramazzata sulla sua esangue offerta. Scampai alla spada preferii una pira dove ardo e non muoio.
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