Pubblicato il 08/09/2010 12:37:38
Microeconomia e macroeconomia
Come detto in precedenza, l’Economia Politica si divide i due rami:
1. la microeconomia 2. la macroeconomia.
La microeconomia è il ramo dell’analisi economica che si occupa dell’interpretazione dei comportamenti e delle relazioni tra i singoli soggetti economici, e che quindi studia il comportamento dei consumatori, delle imprese e delle famiglie.
La macroeconomia è il ramo della scienza economica che ha lo scopo di individuare le relazioni esistenti tra le grandezze economiche che caratterizzano un sistema nella sua globalità. La macroeconomia studia, per esempio, la relazione tra i tassi d’interesse e le attività economiche, oppure la relazione tra reddito nazionale e disoccupazione. Lo studio della macroeconomia consente anche l’individuazione delle azioni più utili nel campo della politica monetaria e fiscale.. Detto così il concetto verrà recepito da pochi ma, poiché sono convinto che bisogna parlare a tutti, cercherò di spiegare le due cose in maniera che tutti, o almeno chi è interessato, possano capire. Proviamo:
la microeconomia studia i singoli operatori economici o le singole tipologie. Esempi il gestore della macelleria sotto casa che, pur trattando un solo tipo di prodotto, ne commercializza più tagli. Altro esempi i mercati generali della frutta. In questo caso viene studiata una sola tipologia e la sua redistrubuzione. Per semplificare porto l’esempio che si lega al nostro macellai il mattatoio! Entrambi usano un solo tipo merceologico ma mentre il macellaio agisce sul dettaglio, il mattatoio agisce sui flussi distributivi;
la macroeconomia studia le stesse cose ma in un ambito più vasto. Esempi tutto il mercato della carne di un Paese attraverso i suoi operatori economici o tutti i mercati della frutta. Contribuendo alla politica fiscale e monetaria.
Torniamo un attimo alla microeconomia. Va vista sotto due aspetti:
quello dell’equilibrio economico generale quello dell’equilibrio economico parziale.
L’equilibrio economico generale, anche detto Scuola di Losanna, tiene conto di ogni minima variazione di mercato, l’analizza e cerca di comprenderne i bisogni. Ovvero tutte le necessità che si vanno a muovere. E in un mercato che tende alla globalizzazione, questa forma attenta e precisa di microeconomia, sembra molto attendibile, anche perché non si rifà a modelli matematici (grafici equazioni ed altro) ma solo alla domanda e all’offerta.
L’equilibrio economico parziale, anche detto Scuola di Cambridge, il cui fautore è Alfred Marshall, studia lo stesso mercato tenendo presente anche tutte le variabili che con quel mercato non c’entrano direttamente ma indirettamente. Esempio : torniamo al nostro negozio di macelleria. La scuola di Losanna bada solo alla domanda del cliente e all’offerta del mattatoio; la scuola di Cambridge ci aggiunge alcune variabili come - ad esempio - la difficoltà di piazzare carne di maiale ove sia presente una comunità islamica, oppure la variabile che tiene presente la forza di incidere sul mercato dei vegetariani.
Mentre la prima - come detto - analizza solo domanda ed offerta, senza tenere conto delle variabili, la seconda si affida anche alle turbolenze che possono modificare il mercanteggiare del nostro macellaio.
Approfondiremo lo studio della Scuola di Cambridge perché è più complesso e certamente - alla lunga - risulterà più utile.
Facciamo un passo indietro e torniamo alla domanda illimitata e all’offerta limitata. Qui si impongono delle scelte di produzione e l’allocazione del bene prodotto. Ovvero il mercato detta i consumi. Vi è mai capitato di entrare in un supermercato e comprare cose che non avevate preventivato? Sicuramente si! E quando questo succede si entra in un’altra branca della microeconomia: la frontiera di produzione. Quella produzione non necessaria ma che va ad incrementare il fatturato e che ha la più ampia forbice alle voci costo/ricavi.
Tutto questo è la microeconomia che - potete constatarlo ogni giorno - fa parte del nostro vivere quotidiano. La prossima volta affrontando il tema dell’economia proutista.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Danilo Mar, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|