Pubblicato il 18/12/2011 13:29:23
La malinconia del mio sguardo spento, ghermito dalla tenebra, orfano di luce un giorno, nel passo gelido dell’alba.
Tremule e tristi brillano le candele d’Avvento, la tramontana porta l’eco d’una perduta voce lontana.
Tornerà il trionfo cromatico Nella fragranza di viole a primavera.
Volerà ancora nella porpora vespertina la rondine verso sera.
Canteranno di vita e di speranza melodiosi i nidi, i sentieri s’ammanteranno di nuovo di gigli e fiordalisi.
Tornerà la dolce stagione nell’elegiaco incanto. Soave sarà della valle il radioso risveglio nel muto pianto profumato del calicantus e del mio passo solitario nel mesto esilio del non averti accanto.
Chissà se dai campi elisi ancora m’ascolti e come allora sorridi.
Alla memoria di mio padre Emilio
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