Le belle parole di Giuseppina Rando – prefazione di Flavio Ermini – inaugura la collana di Saggistica letteraria e filosofica “Kos” – Scrittura Creativa Edizioni.
Protagonista del libro è la parola / verbum che, con il suo quid misterioso, ha la capacità di creare un ponte tra il visibile e l'invisibile e di regalare sincronismi di rara bellezza.
Se in Figura e parola (poesie, Cierre Grafica, 2005) la parola poetica di Giuseppina Rando trasforma la gioia e la sofferenza in libertà di lanciare l'anima alla ricerca della verità, in questo testo, le belle parole sono quelle che le esperienze di poeti e scrittori hanno lasciato nell'autrice la traccia da ri-percorrere per scoprire bellezza e verità.
Bella perché ogni parola svela un’anima, una storia; svela sempre un’esistenza vissuta all’insegna di un pensiero, di un’idea.
Il libro propone un viaggio nella conoscenza e nella realtà,nella storia,nella cultura.
Flavio Ermini nella prefazione scrive: La prima parola che incontriamo in questo libro è “amicizia”. L’ultima, “violenza”. Tra l’una e l’altra, leggiamo – rigorosamente in ordine alfabetico – parole come “assenza”, “catastrofe”, “cura”, “erranza”, “impensato”, “memoria”, “presenza”, “sofferenza”, “verità”…Sono parole speciali. Segnalano un cammino che vuole essere una sorta di educazione sentimentale, in vista di un rinvenimento di rapporti essenziali con la natura, con la physis; rapporti identificati con l’armonia e con la lacerazione che l’armonia in sé custodisce come un prezioso tesoro. Portare a parola armonia e lacerazione: ecco il compito delle belle parole. Attraverso un selezionato numero di saggisti, poeti e narratori prende forma un’armonia colma di mistero e, al contempo, presente e terrena. È un movimento verso l’esistenza più pura quello a cui assistiamo
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