Pubblicato il 17/12/2011 17:00:29
Chi potrà mai dire di loro, se non scogli, e scale, e polverose strade /camminate a stento/ Il futuro fu il presente, vissuto a gocce, tremolanti, infilando le ore nei rottami sparsi, sulla piazza deserta dei valori umani Che significato avessero dato al loro sopravvivere, cibandosi di loro stessi nell'ingenuo intento di fondere anime livide, resta un nodo che non scioglierà alcuno. La distrazione di sentimenti dal passato remoto, usati, accartocciati, inservibili, fermarono l'orologio alla prima ora Il resto è storia che non ha lasciato segno, ma tagli e scorie non riciclabili Di tutte le misere storie moribonde, fu la più tenace Morì per mancanza d'umiltà, lasciata vagare sola, tra le distese verdi degli ulivi Vicino al mare
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Sandra Piccinini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|