I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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La distrazione
Chi potrà mai dire di loro, se non scogli, e scale, e polverose strade /camminate a stento/ Il futuro fu il presente, vissuto a gocce, tremolanti, infilando le ore nei rottami sparsi, sulla piazza deserta dei valori umani Che significato avessero dato al loro sopravvivere, cibandosi di loro stessi nell'ingenuo intento di fondere anime livide, resta un nodo che non scioglierà alcuno. La distrazione di sentimenti dal passato remoto, usati, accartocciati, inservibili, fermarono l'orologio alla prima ora Il resto è storia che non ha lasciato segno, ma tagli e scorie non riciclabili Di tutte le misere storie moribonde, fu la più tenace Morì per mancanza d'umiltà, lasciata vagare sola, tra le distese verdi degli ulivi Vicino al mare
Id: 11614 Data: 17/12/2011 17:00:29
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Nèmesis
L'inverno che sta arrivando ha il colore dei tuoi capelli, e dei tuoi occhi. Piantati nei miei quando mi hai detto addio. Sono andata camminando, anche in ginocchio Sono andata chiamando Ma i colori virano, cambiano prospettive Un tapis roulant L'inverno che sta arrivando ha il colore dei tuoi capelli, gli occhi non li vedo più, perduti tra i neon stanchi, clacson lontani E la nebbia.
Id: 11277 Data: 27/11/2011 22:49:07
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