Pubblicato il 14/12/2011 09:50:05
Dal ponte di Margrit... una tarda estate a Budapest, lungo il Danubio.
Il parco silenzio di questa immensità raccoglie correnti e vicende millenni d'anime e d'amanti. L'immensità del tempo si frantuma nell'essenza eterna di queste immemori onde. Nevi disciolte sui lontani declivi alpini, rugiada tremula di pascoli e scroscio di mille pioggie, d'innumeri nembi figlie, ogni goccia accoglie questo immenso abbraccio, e tutto porta ad un lontano mare, ultimo olocausto d'acque.
Ed anche lacrime di lontani amanti nel tuo liquido corpo custodisci, eterno fiume. E ciò che prima era e ciò che poi sarà tutto riassumi nella tua solenne fuga. Anche i destini che mai non furono e le lacrime dell'impossibilità fremono nell'essenza tua maestosa.
Accanto a me ti vorrei ora e nell'immagine di questo fluire eterno con te contemplare la nostra esistenza sognata. e le onde si fanno braccia ed il fluire diventa corpo e nell'immensità della tua essenza il mio canto si perde, dolce presenza amata.
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