La mia vita in un verso
io voglio la mia vita in un verso
mettere, il cristallo, la neve
in auto sulla provinciale per Reggio,
i fari intuisco, a rotta di collo
(come diciamo noi della bassa),
nel respiro della nebbia cerco,
concitato, di raggiungere
la corriera prima di Bagnolo:
compito, portare i figli a scuola in orario.
Sono in ritardo, il vetro bagnato,
la legna che fuma, bruna,
spettri affollati in pubblica piazza,
la scena, la forca, i lupi, i fuochi,
li guardo svelti entrare
con un salto nel creato,
hanno il giubbotto bagnato
la sacca dei libri dietro,
fiori di vita, sospiro, boato,
nuvola che migra nel fiato,
ora cristallo fermo per sempre,
mi tengo nel cuore della mia vita
il verso, per i loro occhi migranti,
su strada gli operai in tuta,
bellezza che resta poi altrimenti muta.
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