:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1737 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Nov 20 01:19:42 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Stefanie Golisch, Ferite – Storie di Berlino

Argomento: Letteratura

di Anna Maria Bonfiglio
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 4 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 18/06/2014 17:50:01

Di Stefanie Golisch avevo letto ed apprezzato due racconti, Klara in agosto e Tortorici, leggo ora con particolare interesse questa sua recente opera dall’originale struttura narrativa. Ferite non si colloca  nelle categorie canoniche della letteratura proprio per la peculiarità della sua natura che non rientra tout court nel novero dei romanzi o dei racconti né in quello dei saggi o dei mémoires. Tuttavia ciascun lettore può decidere di  assegnarlo ad una o più di queste categorie, secondo la prospettiva dalla quale lo legge. Le pagine di Golisch sono innanzi tutto un atto d’amore verso il proprio Paese, qui simboleggiato dalla sua capitale, Berlino, metafora di distruzione e di rinascita. E “Ferite” sono i capitoli del libro, ognuno dei quali racconta un episodio, un personaggio, una storia individuale o corale, riferiti al tempo oscuro vissuto dai berlinesi nel periodo bellico e postbellico. La prima “ferita” ci pone di fronte ad una realtà poco conosciuta, o disconosciuta, quella della prigione di Plötzensee dove fra il 1933 e il 1945 la Germania nazista “giustiziò” più di duemila fra uomini e donne che ebbero il coraggio di opporsi alla dittatura. Certo, fu una parte minima di umanità, individui non organizzati che agivano solo assecondando la loro coscienza ci testimoniano che, seppure in misura ridotta e in modalità sottaciuta, anche in Germania operò una Resistenza. Stefanie Golisch si inoltra in quello che fu un luogo di morte con l’intento di confrontarsi con quel passato di tenebra ma ponendo fra sé e il tempo dell’orrore il suo presente. E lo fa trasmettendo al lettore le sue più intime sensazioni, con una lingua narrativa pacata e suggestiva; con poca descrizione e molto realismo, riesce a farci rivivere le atrocità di cui l’essere umano è capace. In questa sorta di pellegrinaggio che la scrittrice compie nei luoghi maledetti del secondo conflitto mondiale incontriamo molte figure di intellettuali: il poeta Johannes R. Becher, fervente comunista e ministro della cultura nell’ex DDR, la cui vita tormentata riflette il dramma di tutta una generazione di intellettuali di sinistra; incontriamo Bertolt Brecht, fruitore di tutti i privilegi del governo di Berlino Est, “sempre in bilico tra libertà artistica e fedeltà ideologica”. Ed entriamo con Stefanie nella Bobrowski Zimmer, la stanza del poeta Johannes Bobrowski dove si incontravano scrittori e artisti dell’Est e dell’Ovest di Berlino: Ingeborg Bachmann e Uwe Johnson, Gunter Grass e Christoph Meckel sedevano in quella stanza, in quegli anni Sessanta in cui il futuro della Germania era ancora incerto e la letteratura e i poeti vivevano il disagio di una cultura le cui sorti dipendevano dal clima sempre più politicizzato. La ferita più profonda e più brutale che ci troviamo di fronte leggendo questo libro è proprio quella che è stata inferta in quegli anni atroci al milieu artistico e culturale della Germania e Golisch fa rivivere nella sua scrittura il declino e l’oblio a cui molti degli intellettuali del tempo sono stati consegnati. E vi è, in questo raccontare, una malinconia che colpisce, un rammarico triste e rassegnato per tutto ciò che di bello si è dissolto nel tempo: “I tempi cambiano, i confini si spostano”. Ferite è un libro da leggere e rileggere, il documento vivo e sanguinante di un amore maltrattato dal tempo.

 

anna maria bonfiglio


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 4 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Anna Maria Bonfiglio, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Anna Maria Bonfiglio, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Società ] Un nuovo 8 marzo (Pubblicato il 09/03/2013 17:50:57 - visite: 1345) »

:: [ Letteratura ] Per ricordare Elsa Morante (Pubblicato il 29/09/2012 19:44:09 - visite: 1898) »

:: [ Letteratura ] Ricordando Montale a trent’anni della scomparsa (Pubblicato il 20/10/2011 19:48:55 - visite: 2329) »

:: [ Società ] Amarcord per Palermo (Pubblicato il 16/07/2010 15:39:37 - visite: 1601) »

:: [ Alimentazione ] L’autunno siciliano di una poetessa tedesca (Pubblicato il 20/06/2010 18:53:27 - visite: 2499) »

:: [ Letteratura ] Il gusto del Liberty nella poesia di Paul Géraldy (Pubblicato il 13/06/2010 18:51:30 - visite: 2827) »

:: [ Letteratura ] Eros e misticismo nella poesia di Alda Merini (Pubblicato il 29/05/2010 15:13:32 - visite: 5116) »