Pubblicato il 14/11/2011 11:35:18
“…del tuo bellissimo corpo che muore …del tuo dolcissimo corpo che muore” Manfredi aveva ragione! C’era bisogno di questo precipitare all’inferno; forse è vero che non si vedono più le cose per come sono. Chi e cosa si é diventati Non so se ci sarà la lenta risalita, non mi interessa più di tanto; quaggiù si è in tanti, c’è molta confusione Come in un quartiere d’altri tempi con i mercati in strada le case un po’ vecchie le strade un po’ sporche Fa caldo quaggiù; non quello di fiamme eterne, infinita pena Caldo di sudore e corpi stanchi feroce fatica a tirare avanti Di sogno appassito
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marco Banti, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|