Pubblicato il 06/11/2011 09:54:30
Rammenti quel giorno il fulgore fiammeggiante d’autunno che risplendeva a noi intorno?
Il radioso sorriso dei poggi non m’abbandona mai nella memoria nemmeno nella nebbia malinconica d’oggi.
Le rondini in fremente volo annunciavano l’arrivederci.
Il cuore nel balenare d’un tenero attimo non si sentiva solo all’ombra dell’illusione di non perderci.
Un pianto carsico pietrificato, bruciante mi stride nell’anima.
Quanto vorrei, invano, che accanto a me, amore ancora tu fossi.
Andavano soavi e lievi i nostri passi nello sguardo paterno d’autunno.
Le nostre mani intrecciate erano ponti d’idilliaca speranza verso il domani nel crepuscolo struggente d’un bacio sul sentiero d’aceri rossi.
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