Pubblicato il 05/10/2011 22:26:34
Di certi corpicini è intessuta la trama di piccole mani; li usano per chiedere grazie a quel Dio che muove le nuvole e le carestie come ninnoli le gocce di pioggia. Ci girano intorno degli addobbi, i cani neri e gli specchi rotti, una vergine che orina i dolci e le fave che si lasciano ai morti. Molti ne muoiono di una fame che li infestava come i pidocchi dei più poveri fra i poveri ma al collo declinavano un amuleto. Devi guardarlo: e' un assolo di voci che non si uniscono, gli spicchi dei pensieri, come agnelli che aspettano la tosatura.
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