Pubblicato il 11/07/2008 01:06:39
Sonnet
Si vous avez prédit, si vous avez connu
Dans la douceur tardive et l' orgueil manifeste
L' heure de l'arrivée et le retour du ceste
Ne pleurez pas, le lys ouvert s'est souvenu.
Ne pleurez pas, le raisin mur est soutenu
Par la chaleur du vin et la colonne agreste
Du cep qui l'encourage et l'élève du geste
Ne pleurez pas, celui qu'on attend est venu.
Les larmes, méme d'or, laissez-les aux soleits
Qui durent se coucher aux flots où nulle toite
Ne faisait espérer le retour de la voile
Où, le matin venu dans leur tendre sommeil,
Ils avaient enclos leurs maternelles alarmes
À ceux-là seuls, et méme d'or, laissez les larmes.
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Sonetto
Se avete preveduto, se avete conosciuto
sia l'ora dell'arrivo sia del pugno la replica,
fra tardiva dolcezza ed evidente orgoglio,
non piangete: ha ricordi, il giglio schiuso.
Non piangete, i grappoli maturi reggono
il calore del vino e la colonna agreste
del ceppo che lo avviva e col suo gesto lo èleva.
Non piangete, chi abbiamo atteso venne.
Le lacrime, anche d'oro, lasciatele a quei soli
che assonnarono l'onde dove non orifiamma ci fu
a dare speranza che la vela tornasse
dove, nei sonni teneri sopraggiunto il mattino,
avevano raccolte le loro ansie materne.
Solo a quelli, lasciate, se anche d'oro, le lacrime.
Fonte: “Le intermittenze del cuore” traduzione di Franco Fortini – Einaudi, 1983
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