Claudio Angelini, di Roma ( che si è firmato anche: Claudio M. Angelini, Claudio Angelini Jero e Claudio J. Angelini ), laureatosi alla “Sapienza” col prof. Mario Praz, già docente di lettere e filosofia negli istituti superiori, è da anni critico di letteratura e scienze filosofiche alla pagina culturale de “Il Popolo” e dell’ “Osservatore Romano”, e collaboratore di riviste varie. Saggista, traduttore dalle lingue classiche e dalle principali lingue europee, narratore e poeta, ha pubblicato le seguenti opere: “L’immagine e il senso” ( Poesie, Roma 1980 ), recensito da Massimo Grillandi; “Racconti di vita vissuta e da vivere” (Ed. Lucarini Ellemme, Roma 1992 ), recensito da “Paese Sera”, “Il Tempo”, “Il Popolo” e presso agenzie ( Ansa ) e riviste letterarie; il saggio critico “Invidiosi e superbi nell’Inferno di Dante” ( Roma 1997 ), che ha suscitato notevole interesse in ambienti accademici, e presso critici come Vittore Branca, Ferruccio Ulivi, Riccardo Scrivano. Nel 1999 per l’editore “Pagine” di Roma esce una sua seconda silloge poetica: “Nucleo dell’Infinito”, sui cui contenuti s’è espresso il critico Elio Pecora. Angelini ha tradotto testi di pedagogia per l’editore A. Armando ( Lawrence Stenhouse: “Dal programma al curricolo”, Roma 1977 ) e ha conseguito, in concorsi poetici, oltre a numerosi premi minori, nove primi premi, tra cui: Premio Nazionale Mimesis, Gaeta 1998; Premio Nazionale di Poesia “Rosario Piccolo”, Patti ( Messina ) 2000; Premio Letterario Internazionale “Pirandello 2000” Roma; Premio “Città di Firenze” 2001; Premio “Città di Porto Recanati” 2001. Alcune sue traduzioni da poeti europei sono apparse su antologie scolastiche ( G. Gremigni – R. Anderson: “Gleams of English Language and Literature”. A. Signorelli editore – Roma 1981 ) e su riviste letterarie. Nell’anno 2000, per il Giubileo, tre sue liriche sono comparse nel volume “Fioretti Giubilari”, stampato in edizione speciale dall’UNS ( Unione Nazionale Scrittori ) e presentato a Sua Santità Giovanni Paolo II. Angelini ha pubblicato inoltre una sua versione ritmica dei testi dei “Carmina Burana” musicati da Carl Orff ( editore “Lo Scarabeo”, Bologna 2001 ). Dallo stesso editore, nella collana “Salotto letterario dei Parioli” sono stati inseriti, di Angelini, in volumi antologici, racconti, tra cui “Filippo”, segnalato particolarmente dal critico prof. Antonio Piromalli. Sempre nel 2001, con l’editore “Pagine” di Roma, pubblica trenta versioni isometriche dalle “Fleurs du Mal” di Baudelaire, recensite con vivo apprezzamento da Giovanni Marchi sull’”Osservatore Romano” e presentate al Caffè Greco da Sabino Caronia ed Emerico Giachery. Il padre di Claudio, Ennio, ufficiale di carriera, letterato e poeta, fu legionario dannunziano nell’impresa di Fiume, autore di racconti e memorie militari ( “Gabriele D’Annunzio e l’impresa fiumana” Roma 1940 ). Per parte della madre Adelaide, Angelini discende dalla famiglia catanese Jero-Maravigna; Francesco Jero, suo nonno ( e padre del dottor Fulvio Jero, medaglia d’oro V.M. caduto a Bardia, Cirenaica, nel 1941 ), fu autore di commedie e drammi messi in scena in vari teatri italiani negli anni 20 e 30, nonché dalla compagnia dell’attore-autore Angelo Musco. Angelini ha fatto parte della giuria di alcuni premi letterari; presso l’editore Gangemi di Roma è uscito, nel 2003, il romanzo “E’ già domani”, prefato da Francesco Sisinni e recensito sull’ ”Osservatore Romano” del 2-3 gennaio 2004 da Sabino Caronia, e presso l’editore Bastogi di Foggia la sua ultima raccolta poetica dal titolo “Convergenze”, presentata in Campidoglio il 19 maggio 2004, cui ha dedicato uno studio il prof. Giuseppe Limone, docente di diritto nella Seconda Università di Napoli. Ultimamente, in data 25 giugno 2005, il suo romanzo “E’ già domani” ha conseguito il primo premio per la narrativa edita nella sesta edizione del Premio Nazionale di poesia e narrativa “Il Simposio” svoltasi a Buccino (Salerno), e il terzo premio al Concorso nazionale di poesia e narrativa “Il Fauno d’oro” di Contursi Terme (Salerno). Claudio Angelini viene menzionato come scrittore, poeta e traduttore di poesia ( sono riportate due sue traduzioni dal poeta francese Paul Claudel ) nel volume terzo, tomo B ( Il Novecento ) dell’ “Eredità letteraria”, storia e testi della letteratura italiana, di Renato e Fiammetta Filippelli, editore Simone, Napoli 2004.
All’attività di Angelini come traduttore hanno di recente dedicato degli studi la rivista “Riscontri” , Sabatia editrice (luglio-dicembre 2006 ), la rivista “Civiltà Aurunca”, Caramanica editore ( gennaio-giugno 2006 ), e la rivista “Scholia-Didattica”, supplemento alla rivista quadrimestrale “Scholia”, N.2, 2006 ( Pagine editore), in seguito alla pubblicazione dei suoi due ultimi volumi presso l’editore Pagine di Roma, nel 2006: “W. Shakespeare: Venti sonetti – E.A.Poe: Il Corvo” (versioni isometriche) , “Lirici Greci” (versioni metriche).
Sempre in questo settore sono usciti nel 2008 di Claudio Angelini altri due volumi: “Poesia latina”, una raccolta di traduzioni in versi di alcuni dei testi poetici più famosi della letteratura latina, per le quali l’autore è stato insignito dell’ambìto premio “Scevola Mariotti”, presso l’editore “Città del Sole”, e: “Poesia tedesca”, traduzioni isometriche dei più noti poeti tedeschi dal medio evo all’età nostra, presso l’editore Sovera. Nel maggio del 2009, incoraggiato dal successo di “Poesia tedesca” Angelini pubblica, sempre con l’editore Sovera, il volume “Fiori della lirica tedesca”, seconda edizione del precedente, arricchito d’altre otto liriche per un totale di sessanta e soprattutto, a grande richiesta, corredato del testo tedesco a fronte. E’ uscita di recente ( maggio 2011 ) per i tipi di “Terre Sommerse”, l’ultima raccolta di traduzioni poetiche di Angelini da autori francesi, inglesi, spagnoli, tedeschi e russi. Fra i suoi testi tuttora inediti ci sono altre 50 versioni isometriche dalle “Fleurs” di Baudelaire, molti saggi letterari-filosofici, romanzi brevi, racconti e molte altre liriche originali e traduzioni poetiche e dodici “Dialoghetti” alla maniera leopardiana in cui gli interlocutori parlano dei principali problemi sociali, morali e culturali dell’Italia d’oggi e della civiltà occidentale in genere. Infine l’autore vorrebbe dare alle stampe un impegnativo romanzo di carattere psicologico, storico e sociale al quale ha lavorato per alcuni anni dal titolo “La donna d’altri”.