Marco Furia (Genova, 1952), poeta, laureato in Giurisprudenza.
Già collaboratore di Adriano Spatola, ha pubblicato:
Effemeride (1984), Mappaluna (1985), Arrivano i nostri (in Fermenti letterari, 1988), Efelidi (1989), Bouquet (1992), Minime topografie (1997), Forma di vita (1998), Menzioni (2002), Impressi stili (2005), Pentagrammi, con sette grafiche-collages di Bruno Conte (2009), La parola dell’occhio (2012), Scritti echi (eBook, 2015), Iconici linguaggi (eBook, 2016), Tratteggi (2017), Pittorici idiomi (eBook, 2018), Minime circostanze (2021), Salt de motan - Balzo di gatto (2023), Iconiche proposte (2024).
Sue poesie sono apparse su riviste e antologie (tra queste, in particolare, Poeti nati dopo il 1950, a cura di Adriano Spatola e Verso l'inizio a cura di Andrea Cortellessa, Flavio Ermini, Gio Ferri).
Svolge attività critica.
Ha partecipato a numerose manifestazioni con lettura di propri versi, per alcuni dei quali sono state composte partiture dai musicisti Francesco Bellomi e Roberto Gianotti.
Silente meraviglia, plaquette con pensiero visivo di Bruno Conte è stata pubblicata all'inizio del 2009.
Alcune brevi raccolte sono apparse on line su TRASVERSALE (rosapierno.blogspot.com), su Fili d’aquilone (www.filidaquilone.it), su perìgeion (perigeion.wordpress.com), su La dimora del tempo sospeso -Iquaderni della foce e la sorgente (rebstein.wordpress.com), su L'AGE D'OR (lagedorivista.wordpress.com) e su La poesia e lo spirito (www.lapoesia e lo spirito.it):
la rivista on line BombaCarta-Lettera in versi gli ha dedicato il n. 71.
Sue poesie visive sono state inserite in rassegne internazionali e pubblicate su periodici italiani e stranieri.
Ha fatto parte della redazione di Anterem, ha pubblicato note critiche su Gradiva, collabora con Il Segnale, con la rivista giapponese "d" ed è stato iserito nel Dizionario critico della poesia italiana 1945-2020 a cura di Mario Fresa.