Sono nato nel 1971, o così almeno mi hanno sempre detto. Avevo un pallone tra i piedi e, tra le mani, un pezzo di placenta che avevo usato come pergamena (nove mesi in quella pancia a far nulla, sarebbero stato alquanto noiosi, altrimenti). All'età di sei anni, il mio futuro era già segnato: il destino mi ha bucato il pallone e m'è rimasta solo la penna. Da allora, il calcio mi scorre nelle vene ed ho dichiarato amore eterno ad una Signora che definiscono “Vecchia”, ma che è sempre in splendida forma. Mi definiscono “poeta”: sono colui che vive intensamente le emozioni e cerca di tradurre la propria anima in versi; un uomo con una sensibilità spiccatamente femminile (del resto, anche il mio cognome, per 4/5 lo conferma). Poi, devo anche mangiare, e quindi faccio l'assicuratore. Amo la vita perché soffro di claustrofobia e stare chiuso in una bara per tanto tempo, potrebbe farmi morire.
Ho pubblicato quattro silloge di poesie:
"Parole nel vento" (Il Filo-Albatros 2010)
"Come tulipani i miei occhi" (ebook - Mnamon 2012)
"Come tulipani i miei occhi" (cartacea - Montecovello editore 2012)
"Tra il sibilo e un bacio" (Centro Studi Tindari Patti 2013)
"De la petite mort à Dieu" (L'Erudita - Giulio Perrone Editore 2019)