Maria Grazia Lenisa è nata a Udine nel 1935, trasferitasi a Terni, vi ha trascorso gran parte della sua vita. Fin dagli anni ’50 le sue pubblicazioni poetiche sono state oggetto di studio da parte di valenti critici quali A. Capasso, F. Flora, F. Pedrina e E. Allodoli. Nel 1955 ha pubblicato Il tempo muore con noi, cui hanno fatto seguito L’uccello nell’inverno e, durante la breve permanenza a Brindisi, I credenti, singolare opera, dettata da un interesse socio-culturale per il Sud. Gli anni settanta la portano ad una visione critica della precedente impostazione poetica, nascono Terra violata e pura ed Erotica, libri che determinano una svolta nel modo di concepire la condizione femminile, in particolare l’eros della donna, troppo spesso frainteso, o negato, dalla società e dalla tradizione. Del pari significativa è L’ilarità di Apollo, caratterizzata da un ironia liberatoria, dal verso fintamente narrativo e dall’abbandono del realismo, nell’intento di costituire una poetica metarealistica basata sull’invenzione di un mondo allusivo e splendido, regno della Poesia con la maiuscola.
Importante per la sua nuova concezione si rivela il dialogo con il critico-poeta G. Barberi Squarotti, prefattore di molti suoi libri. Saranno determinanti, per la chiarificazione della sua poetica, anche gli interventi di C. Fabro, S. Folliero, M. Bettarini, G. Mascioni, E. Mazzali, A. Bonanno, V. Esposito, S. Pautasso, E. Garello, D. Puccini, S. Lanuzza e D. Maffia, per citare solo alcuni tra i critici e gli studiosi di Lenisa. All’Ilarità fanno seguito oltre venti sillogi, molte rappresentate con una scelta di testi nell’antologia Verso Bisanzio, ne ricordiamo alcune: La ragazza di Arthur ed altre poesie, L’acquario ardente, Laude dell’ identificazione con Maria, L’ agguato immortale, L’amoroso gaudio, Le Bonheur, La predilezione, L’ombelico d’oro, La rosa indigesta., Amorose strategie e l’ultimo, postumo, Il Canzoniere Unico. Autrice di numerosi saggi di critica letteraria, Maria Grazia Lenisa si è interessata di scrittori come: A. Capasso, G. Barberi Squarotti, A. Zanzotto, G. Ruggero, S. Spartà, V. Rossi, G. Mascioni, A. Coppola, M. Luzi, F. Delfi, A. Bonanno, A. Manuali e C. Calabrò. Vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti, la Nostra ha al suo attivo una notevole produzione, tra cui pure un saggio di estetica comprensiva, in chiave fenomenologica, che rivaluta, al di fuori degli schemi consueti, il ruolo dell’ispirazione. Il saggio suddetto, che ha come coautrice la figlia, Francesca Alunni, è intitolato La dinamica del comprendere, infine accenniamo al romanzo, ancora inedito, La mela di coccio. Nel novembre del 2003 ha ricevuto il "Diploma honoris causa" dall'Istituto di Cultura Superiore del Mediterraneo di Palermo e Monreale. Maria Grazia Lenisa ha diretto la collana del Capricorno per la Casa Editrice Bastogi, svolgendovi anche attività critica. La sua opera poetica è storicizzata nella Storia della Civiltà Letteraria. (UTET), molti suoi documenti unici, testimonianze, recensioni e poesie sono ‘on line’ nel sito www.literary.it.. Il 28 aprile 2009 è deceduta dopo una lunga malattia.