Domenico Vuoto è nato in Calabria ma vive e lavora a Roma da molti anni. Scrive quasi esclusivamente racconti: il “quasi” da intendere come una sua più o meno segreta tentazione rivolta a un altro genere letterario esaltato, ammirato (e sostanzialmente negletto) che è la poesia. È autore di sette libri: Storie innaturali, Il Labirinto 1986; Il libro dei turbamenti, Manni, 2005; Pensieri di passo, Il Labirinto 2010; Variazioni sul noto sentimento, Palomar, 2010; Forme d’ombra, Il Bulino, 2013; Mio nemico, Createspace, 2013; Nessuna direzione, Il Labirinto, 2014.
Suoi racconti, saggi e recensioni sono apparsi su riviste come“Paragone”, “Arsenale”, di cui è stato anche redattore, e su vari blog letterari. Altre sue narrazioni sono presenti in libri antologici, come: Confesso che ho bevuto, Derive e approdi, 2004; Bugie, Avagliano, 2004; Poesia e preghiera, Il Labirinto, 2008; Romanesca, Il Labirinto, 2011; Il dormitorio delle operaie, Il Labirinto, 2013.
Ha collaborato con artisti come Cesare Tacchi, Giulia Napoleone, Ennio Calabria, Giuseppe Salvatori, Enrico Pulsoni e Andrea Aquilanti.
Domenico Vuoto
Via Emma Carelli,44
00168 Roma
Tel. 06 3012691
Cell. 333 89 52 644
e-mail: domenico. vuoto@alice.it