David Mandessi Diop (1927-1960) è un poeta senegalese. Ribattezzato “il poeta della rivoluzione africana”, nasce il 9 luglio del 1927 a Bordeaux. Sua madre era camerunese, suo padre senegalese. Visse tra la Francia, il Senegal e il Camerun. A otto anni perde il padre e viene allevato con gli altri cinque fratelli dalla madre Marie Diop. Di salute cagionevole, trascorre la sua infanzia in Francia, passando da un ospedale all’altro. E’ il periodo dell’occupazione e della guerra. Durante le fasi di convalescenza si appassiona alla letteratura, iniziando a scrivere. La svolta arriverà negli anni dell’Università quando alla facoltà di Lettere Moderne David ha tra i suoi docenti Léopold Sédar Senghor. Dopo avere ottenuto brillantemente la laurea, parte per il Senegal dove insegna Lingua e Letteratura francese in un liceo. Nel 1952 sposa una senegalese, Virginie Camara, dalla quale divorzierà alcuni anni dopo.
Le sue prime poesie vengono pubblicate nel 1956 dalla casa editrice Présence Africaine in una raccolta dal titolo Les coups de Pilon. Militante anticolonialista radicale, risponde, come molti altri intellettuali africani dell’epoca, all’appello lanciato da Sékou Touré in seguito alla rottura con De Gaulle e si reca in Guinea per insegnare nel Collège di Kindia.
Purtroppo durante il viaggio di ritorno dalla Guinea l’aereo sul quale viaggia precipita a largo di Dakar. Scompare, così, uno dei più promettenti poeti africani. Nell’incidente vanno perduti anche molti manoscritti. David Diop muore lasciando solo una raccolta di diciassette poesie, Les coups de Pilon, alle quali ne verranno aggiunte altre, quelle ritrovate dopo la sua morte. Per la sua poesia, per la sua passione, per il suo impegno e gli appelli a recuperare la dignità perduta, David Diop ha segnato profondamente un’ epoca.
[ Biografia tratta da Wikipédia France e integrata con informazioni reperite sul sito web di AFRICAN SUCCESS, le portail de l’Afrique en mouvement. A cura di Alessandra Ponticelli Conti ]