La luna e dintorni
C’era una volta, e forse c’è ancora, trasformata in vecchia signora, una bambina piccina, piccina.
Aveva un bel nome, si chiamava Aurora, amava utti i colori, il vento, le farfalle ed i fiori, amava la vita e le piaceva star fuori.
Di tutti i colori era il turchino il suo preferito., in testa aveva spesso un cappellino fatto a cappuccio con sulla cima un mazzolino di fuori turchesi: tutti la chiamavamo “Cappuccetto turchino”.
Era una bimba molto bella con occhi azzurri e capelli scuri, era vivace ed un po’ monella ed era anche un po’ streghina la nostra bambina.
Aveva un solo amico del cuore di un anno più grande di lei.
Un amico allegro e brioso, talvota anche rumoroso, col quale andare a far passeggiate, giochi e risate.
Quando la mamma le disse che c’era una torta da portare alla nonnna, non se lo fece dire due volte, apriì di corsa tutte le porte!
Cosetta 20/02/2013
Andò a prendere il suo amico e via alla volta di un’atra avventura.
La nonna abitava oltre al bosco nero, lungo la strada del cimitero.
Nessuna paura il bosco nero è ben frequentato da gufi, civette, poiane e volpette.
C’è anche un lupo, ma è un lupone buono, allegro e pacioccone.
Partirono felici con loro fardello, i bimbi, il lupo ed un pipistrello.
Lungo la strada contarono a squarciagola, ma il lupo burlone seminò immondizia su tutto lo stradino, così Cappuccetto Turchino” dovertte fare una magia e trasformò in fiori tuchini tutti quanti i sacchetti di rudo.
Sembrava loro di camminare in mezzo ad un grande mare, fino a quando all’orizzonte comparve, a mo’ di grande veliero, la casa della nonna.
Baco, abbracci, frizzi e lazzi, la nonna li accolse da bravo nocchiero e fecero insieme una bella merenda con la torta e la nutella e poi, per cena, ci furono formaggi con la polenta: l’allegra brigata era tutta contenta.
Era felice anche il lupone, che di bestie cattive non ce sono quando si riesce a vedere il lor lato buono.