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Biografia di Chirara Lubich

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Chiara Lubich nasce a Trento il 22 gennaio 1920. Muore a Rocca di Papa (Roma) il 14 marzo 2008. Durante il fascismo vive anni di povertà: il padre socialista perde il lavoro a causa delle sue idee. Per mantenersi agli studi, sin da giovanissima da' lezioni private. Il suo nome di battesimo è Silvia. Assumerà quello di Chiara, affascinata dalla radicalità evangelica di Chiara d'Assisi. Il 7 dicembre 1943 Chiara pronuncia il suo sì per sempre a Dio nella chiesetta dei Cappuccini di Trento. Era sola. Aveva 23 anni. Non vi era ancora alcun presagio di cio' che sarebbe nato. Gli inizi del Movimento sono segnati convenzionalmente da questa data. Ricerca della Verità, ricerca di Dio - Questa scelta radicale segna la prima tappa di un cammino alla ricerca appassionata della Verita', di una conoscenza piu' profonda di Dio. Per trovarvi risposta, dopo essersi diplomata maestra elementare, si era iscritta alla facolta' di filosofia presso l'Universita' di Venezia. Ma non aveva potuto continuare gli studi, prima a motivo della guerra e poi per sostenere lo sviluppo del movimento nascente. Intuisce che trovera' risposta in Gesù che aveva detto di se': "Io sono la Via, la Verita' e la Vita". Partecipando, nel 1939, a Loreto ad un corso per giovani di Azione cattolica, nel Santuario dove e' custodita, secondo la tradizione, la casetta di Nazareth che aveva ospitato la Sacra famiglia, intuisce quale sara' la sua vocazione: una riproduzione della famiglia di Nazareth, una nuova vocazione nella Chiesa, e che molti avrebbero seguito questa via.

(tratta da Adnkronos)
La prima udienza con Paolo VI - Nel 1964 Chiara e' ricevuta per la prima volta in udienza dal Papa, allora Paolo VI, che riconosce nel Movimento un' "Opera di Dio". Da quel momento, si moltiplicano, con Paolo VI prima e Giovanni Paolo II poi, udienze private e pubbliche, e loro interventi in occasione delle manifestazioni internazionali. Nel 1984 Giovanni Paolo II visita il Centro internazionale di Rocca di Papa. Riconosce nel Movimento i lineamenti della Chiesa del Concilio, e nel suo carisma un'espressione del "radicalismo dell'amore" che caratterizza i doni dello Spirito nella storia della Chiesa. Al primo grande incontro dei movimenti ecclesiali e nuove comunita', la vigilia di Pentecoste '98 in piazza San Pietro, Giovanni Paolo II riconosce operante in queste nuove realta' ecclesiali la risposta dello Spirito al processo di scristianizzazione in atto e chiede loro "frutti maturi di comunione e di impegno". Intervenendo, insieme ad altri 3 fondatori, Chiara Lubich gli assicura l'impegno di contribuire a realizzare questa comunione "con tutte le nostre forze".

Da allora inizia un cammino di fraternita' e comunione tra molti movimenti e nuove comunita' nel mondo. Chiara Lubich partecipa, in Vaticano, a vari sinodi dei vescovi: per il XX anniversario del Concilio Vaticano II (1985), sulla vocazione e missione del laicato (1987), e sull'Europa (1990 e 1999). La Lubich e' nominata Consultrice del Pontificio Consiglio per i Laici (1985). Nel 1997 e' invitata a presentare il Movimento all'Assemblea generale della Conferenza episcopale a Manila, nelle Filippine. Negli anni seguenti e' invitata dalle Conferenze episcopali di: Taiwan, Svizzera, Argentina, Brasile, Croazia, Polonia, India, Cechia, Slovacchia, Austria. La pagina ecumenica del Movimento si apre nel 1961, nel tempo in cui Papa Giovanni XXIII pone l'unita' dei cristiani tra i primi scopi del Concilio, da lui annunciato nel 1959: Chiara comunica l'esperienza di Vangelo vissuto nel Movimento ad un incontro con un gruppo evangelico-luterano, a Darmstadt, in Germania. Segnera' l'inizio della diffusione della spiritualita' dell'unita' nelle diverse Chiese.

I rapporti con diverse realtà cristiane - Pochi anni dopo si avviano rapporti personali con diverse realtà cristiane: nel mondo ortodosso, con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Atenagora I, e poi con i suoi successori; nella Comunione anglicana, dapprima con l'arcivescovo anglicano di Canterbury, Ramsey, sino all'attuale, Rowan Williams; nel mondo evangelico-luterano, con l'allora Presidente della Federazione luterana mondiale, il vescovo Christian Krause, e con i Segretari generali che si succedono al Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ginevra. Di fronte alle sfide della societa' sempre piu' multiculturale e multireligiosa, si evidenziano i frutti di pace del dialogo con seguaci delle diverse religioni avviato sin dagli anni '70.

La Lubich e il Movimento instaurano non solo contatti con singole personalita' o seguaci delle diverse religioni, ma anche con interi movimenti. Prima donna cristiana, Chiara Lubich espone la sua esperienza spirituale, nel 1981 in un tempio a Tokyo di fronte a 10.000 buddisti, e nel 1997 in Thailandia a monache e monaci buddisti. Qualche mese dopo, nella storica Moschea 'Malcolm X' di Harlem a New York, di fronte a 3000 musulmani afro-americani. Nello stesso anno a Buenos Aires e' ospite di organizzazioni ebraiche. Nel 2001 sara' in India: si aprira' una nuova pagina nel dialogo del Movimento con il mondo indu'. Nel 1994 e' nominata tra i presidenti onorari della Conferenza mondiale delle Religioni per la pace (Wcrp). Sin dagli inizi, la pacifica rivoluzione evangelica che ha il via da Trento suscita l'interesse anche di persone senza una fede religiosa. Con il mondo laico si sviluppera' un dialogo sulla base dei grandi valori umani come solidarieta', fraternita', giustizia, pace e unita' tra singoli, gruppi e popoli. La Lubich e' invitata a parlare dell'unita' dei popoli ad un Simposio al Palazzo di Vetro dell'Onu nel maggio '97.

I numerosi interventi a Berna, Strasburgo e Innsbruck - Interviene a Berna alla celebrazione per il 150° della Costituzione Svizzera (marzo '98). A Strasburgo presenta l'impegno sociale e politico del Movimento ad un gruppo di deputati del parlamento Europeo (settembre '98). Ancora a Strasburgo interviene alla Conferenza per il 50° del Consiglio d'Europa su "Societa' di mercato, democrazia, cittadinanza e solidarieta'", presentando l'esperienza dell'Economia di Comunione (giugno 1999).

A Innsbruck al Convegno "1000 citta' per l'Europa", parla dello "Spirito di fratellanza nella politica, come chiave dell'unita' dell'Europa e del mondo" alla presenza di numerosi sindaci, di alti esponenti della politica europea e dielle massime autorita' austriache (novembre 2001).

L'opera di unità, di pace e dialogo tra popoli religioni e culture promossa da Chiara Lubich viene riconosciuta pubblicamente da parte di organismi internazionali, culturali e religiosi: dal Premio Templeton per il progresso della religione (1977), al Premio Unesco '96 per l'Educazione alla pace, a quello per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa (1998), dalle lauree honoris causa, conferitele da Universita' di diversi Paesi, alle cittadinanze onorarie. E ancora riconoscimenti da parte di grandi religioni e di capi di diverse Chiese.