Biografia
Antonietta Ursitti è nata a Foggia il 23 Aprile 1960, si laurea a Bari in Lettere Moderne il 25 Giugno 1985, il suo insegnante di letteratura italiana è il critico Arcangelo Leone de Castris. Conosce soprattutto la letteratura del 900. Cultrice delle Rime del Petrarca, studia l’evoluzione dei componimenti brevi a partire da Catullo fino al Pascoli e agli ermetici, ritenendoli la forma più pura per esprimere in lirica le emozioni. Insegna da venticinque anni in istituti di istruzione superiore, per scelta in scuole cosiddette di frontiera dove ha potuto sperimentare al meglio gli effetti benefici della poesia. Attualmente è titolare di Materie letterarie all’ Einaudi, un Istituto di istruzione superiore di Foggia, dove ha creato un Laboratorio della pace, che ha all’attivo anche una pubblicazione ( La cucina povera di Capitanata, delle Edizioni del Rosone ) sulle tradizioni culinarie di Capitanata, in cui si affrontano le tematiche dell’integrazione nel confronto tra tradizioni foggiane e maghrebine. Collabora con testate locali, organizza eventi culturali non solamente in ambito scolastico, anche con Associazioni. Ha sempre amato la scrittura sin dall’età adolescenziale ma scopre casualmente una tardiva vena poetica. Nel giugno scorso nell’arco di un mese butta giù 100 sonetti che pubblicherà con le edizioni Il Filo di Albatros sotto il titolo di Quasi sonetti sparsi, ad indicare l’intenzione di esprimere in una forma breve tuttavia non attraverso una metrica classica le emozioni avvertite a partire dall’infanzia fino alla vita attuale. La poesia, pur non essendo un mezzo facile di comunicazione oltretutto non molto praticata, rivolgendosi a un pubblico sicuramente più ristretto rispetto alla prosa, consente di esprimere sensazioni profonde in un tempo breve attraverso una parola più ricercata. Si tratta di un’emozione istantanea e nuova ogni volta che i versi vengono riletti, sarà questo il motivo che spinge i poeti ( soprattutto in passato ) a limare continuamente le proprie opere, per l’effetto contenuto nella parola che per se stessa muta nella forma e nel significato. Dunque la poesia rivela magicamente la sua capacità di espressione libera e in movimento divenendo superiore sebbene il più interiore mezzo di espressione in un’età avanzata per l’autrice, quando la sua vita ha raggiunto un traguardo di considerevole maturità e sotto gli occhi di un mondo in cui la fugacità dell’azione e dell’esperienza rendono più difficoltoso l’uso delle parole vere. Attraverso la poesia diventa possibile arrivare all’anima propria e di chi legge superando il limite talvolta invalicabile del fraintendimento di una mancata comunicazione. L’avventura iniziata nel Giugno del 2010 si concretizza con l’arrivo in finale di alcuni premi letterari come Il Federiciano II edizione e Il G.G. Belli XXII edizione, la partecipazione all’Agenda del Poeta 2011 e ora con l’iscrizione a questo sito. La sua prossima pubblicazione con Aletti editore si intitolerà Nuove stagioni, una raccolta di 45 poesie che attraverso una visione personale dei vari mesi dell’anno traccia ancora il vissuto dell’autrice alla luce di esperienze determinanti per la sua esistenza in stagioni passate ma ancora viventi e precorre tempi futuri in nome di una speranza che annunci stagioni nuove.