Biografia di Alfonso Lentini
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Alfonso Lentini, nato in Sicilia nel 1951, vive a Belluno dalla fine degli anni Settanta. Insegnante, opera nel campo della scrittura, delle arti visive e della ricerca verbo-visuale. Fra i suoi libri: “L’arrivo dello spirito” (con Carola Susani, Perap, 1991), il romanzo-saggio “La chiave dell’incanto” (postafazione di Alessandro Fo, Pungitopo, Messina 1997), il testo poetico “Mio minimo oceano di croci” (Anterem, Verona 2000, opera finalista alla IX edizione del premio Montano), “Piccolo inventario degli specchi” (prefazione di Antonio Castronuovo, Stampa Alternativa, Viterbo 2003), i romanzi “Un bellunese di Patagonia” (Stampa Alternativa, 2004) e Cento madri (opera vincitrice del premio letterario città di Forlì, postfazione di Paolo Ruffilli, Foschi, Forlì 2009). Al libro “Piccolo inventario degli specchi” alcuni artisti del Centro Verifica 8+1 di Venezia Mestre hanno dedicato la mostra “Concrescenze speculari”. Suoi testi testi critici o creativi sono apparsi in numerose riviste (fra cui “Anterem”, “Atelier”, “Bollettario”, “Caffé Michelangiolo”, “Erba d’Arno”, “Fuorivista”, “Graphie”, “Grandevetro”, “L’immaginazione”, “L'indice”, “Stilos”, “Testuale”…) e nel web. Ha realizzato libri d’artista in edizione autoprodotta o con editori come “Pulcinoelefante” e talvolta in collaborazione con altri autori. Sue esperienze artistiche insieme a utenti di Centri Salute Mentale si sono concretizzate nelle mostre "Irregolarmente" (Feltre, palazzo Cingolani) e “Segnali irregolari” (Belluno, palazzo Crepadona). In seguito a un laboratorio di scrittura svolto con utenti del Centro Salute Mentale di Belluno è stato pubblicato nel 2009 il libro “Ti racconto formiche mentali”. Nelle sue numerose mostre e installazioni tenute in Italia e all’estero propone opere basate sulla valorizzazione della parola nella sua dimensione materiale e gestuale. Ha realizzato "poesie oggettuali", cioè opere materiche basate su procedimenti di solidificazione e assemblaggio di libri, parole e frammenti della quotidianità. La sua ricerca sull'oggettualizzazione della parola si è inoltre concretizzata in piccoli lavori su carta (in struttura modulare e in forma di "pagine") denominati Insulae, in installazioni dove l’elemento dominante è l’acqua e più recentemente in “scatole alchemiche” chiamate “Approssimazioni di albedo” (presentate in una personale a Venezia presso il “Françoise Calcagno Art Studio”).
Alfonso Lentini Via Agordo, 337 32100 Belluno
alea.len.gri@libero.it
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