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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 16/04/2018 12:00:00
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Flehmen

di Elisabetta Cipolli (Biografia/notizie)

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NOME

 

Ieri era il mio onomastico: un breve

tratto di strada che non scendeva giù

dalla gola per restare rappreso

nella sottoveste. Se l’immagine

in ogni sua declinazione della

sconfitta perseguita un’impigliata

certezza, allora nel nome ritrovo

un altro sestante dei giuramenti

pagani. E il loro volare scavando

doppio riflette alle mani il tragitto.

 

 

LEONARDO F.

 

Mi aspettava con fiori di oleandro

tra le palme. E io pensavo al numero

dei petali. E al veleno. Rosa e bianchi, e

matematici, e toccati da Ecate

pungevano lisci e scuri al di là dai

tergicristallo. Secondariamente

parliamo in settenari e nel ritmo del

Tempo iniziamo fughe e le sequenze

illogiche delle parole e delle

conchiglie. E del suo aspettarmi resta

la feccia enciclopedica

di conigli e cavolfiori.

 

 

FLEHMEN

 

Ho lasciato che le narici

lo seguissero nel buio

di barba e di ambra.

Così

la chiave del fuoco,

che aveva nella tasca,

tanto agile ad aprire

ogni serratura gelida,

riuscì a tenermi lo sguardo

chiuso

nella tirannia del suo profumo.

Di cosa non so non posso sapere

però trattengo la penombra

con l’occhio e con le anche

per prendermi ogni potenza

del dialogo. Tra le automobili

in sosta e passanti

un’incisione chiara

commuove la memoria delle lacrime.

 

 

 

[ Poesie seconde classificate alla IV edizione (2018) del Premio Letterario Il Giardino di Babuk - Proust en Italie | scarica gratuitamente l'e-book del Premio: www.ebook-larecherche.it/ebook.asp?Id=229 ]

 


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